Altaroma, da "Rome is my runaway" sfila un melting pot di stili

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di Veronica Timperi
Un melting pot stilistico, fatto di trame di tessuti che si mescolano armoniosamente e di abbinamenti cromatici inediti. Questo il contenitore “Rome is my Runway” ha presentato durante l’attuale edizione di AltaRoma, in un susseguirsi di sfilate che hanno visto diversi stilisti portare in passerella le loro creazioni.  

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Moderna, lineare e perfetta per la vita di tutti i giorni la collezione di Asciari. Ad accompagnare l’incedere sicuro delle modelle una versione mixata di “Space Oddity” di David Bowie, che ha esaltato capi dalla palette classica, formata dal rosso, dal blu, dal tortora e dall’ecru. Gonne, gilet lunghi ed ampi indossati sulla camicia, bomber, montgomery indossati su abiti e classici cappotti color cammello si sono succediti giocando con le proporzioni e con le sovrapposizioni. Il risultato sono look pieni di personalità, freschi ed adatti anche ad un target più young che ama il glam minimalista.

Gli intrecci della lana si mixano alla perfezione, invece, nel defilé di Chiara Perrot. La stilista ha fatto sfilare nella sala 1 destinata a “Rome is my Runway” una collection bon ton, in cui i volumi sono ampi e la morbidezza dei tessuti avvolge le silhouette. Le gonne a corolla, o a matita con applicazioni floreali si alternano ad abiti da sera con corpetto ricamato da maxi fiori. Il carta da zucchero, il blu, il nero, e l’abbinamento grigio-arancione sono le nuances su cui ruota la creatività della designer e i suoi outfit, perfetti sia da giorno che da sera.

Ama il fucsia, i cerchietti bombati, lo stiletto, i sandali fluo, gli stivaletti neri e le felpe spiritose la donna di Gentile Catone. E’ moderna e non teme di osare con fantasie foulard da abbinare a capi sporty-chic. La sfilata è un susseguirsi di felpe casual abbinate a gonne retrò, molte delle quali dalle fantasie eleganti. La seta e la lana dei cappotti sono protagonisti, i fiori e i dettagli vintage, come gli occhiali da vista con montature della nonna, regalano quel tocco in più ad una collezione che è insieme eleganza antica e modernità.

E’ una celebrazione dei completi sartoriali, molti dei quali dal taglio maschile, pur traspirando una grande femminilità, la passerella di Sartoria 74 . Giacche doppiopetto dalle spalle strutturate, smoking bianchi e neri o in lurex blu, indossati senza camica, ad esaltare l’effetto nude. Grande sensualità dai tratti androgini, sfuggenti e misteriosi, sugellata dalla colonna sonora della sfilata, l’ipnotica “Good Time Girl”, sigla di “The New Pope”.
 
 

Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Gennaio 2020, 18:11
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