La Travel Blogger Fraintesa: «Ho sconfitto il tumore, ora parte il mio grande sogno».
di Valentina Venturi
Quando ha scoperto di avere un tumore al seno?
«Stavo facendo la doccia quando sento una strana pallina sotto pelle. Ai primi due controlli mi dicono sia una cisti. Da 3 millimetri però diventa di 2 centimetri. Decido di toglierlo per una questione puramente estetica e dalla biopsia di routine scoprono che è un tumore maligno e di tipo aggressivo. Devo sottopormi ad un secondo intervento. Ora dopo 4 interventi e dopo 6 mesi di chemioterapia (la più pesante di tutte, in 16 flebo), posso dire che il peggio è passato».
Lavora con la sua immagine. La chemio l'ha cambiata?
«Tutto quello che dicono è vero: è stato bruttissimo e difficile da superare. Per uscire usavo quintali di trucco tipo Moira Orfei e dopo che mi sono cadute anche le ciglia nelle foto le aggiungevo con un'app. È stato difficilissimo da superare anche dal punto di vista psicologico».
In che senso?
«All'inizio della chemio la mia vita non aveva più senso. Ero caduta in depressione, buttata sul divano o a letto, senza forze. Piangevo spesso. Io, una travel blogger non riuscivo nemmeno a vestirmi... E poi un giorno mi sono aggrappata a un'idea: partire in solitaria intorno al mondo. Avevo un sogno, un obiettivo da raggiungere».
Ha già stabilito il tragitto?
«Il giro del mondo partirà da Milano e sarà diretto verso est. Durerà 3 mesi, perché dopo quel periodo dovrò tornare in Italia per rifare tutti i controlli e verificare che il tumore non sia tornato. In ogni tappa rilascerò interviste per raccontare la mia storia e promuovere la prevenzione».
Perché creare un crowfunding?
«Il ricavato di questa raccolta fondi servirà al 50% per finanziare il mio viaggio intorno al mondo, mentre il restante 50% verrà donato alla Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro. Per chi volesse aiutarmi a realizzare questo sogno, si può contribuire cliccando su www.gofundme.com/fraintesa».
Qual è il budget?
«Ho considerato 30 mila euro: 15 mila per me e 15 all'AIRC».
Dopo questa drammatica esperienza, cosa si augura?
«Di trovare qualcuno che ascolti la mia storia e ne tragga stimolo per reagire».
Ha un consiglio?
«Due: la prevenzione e aggrapparsi con tutte le forze a un sogno da realizzare. L'ho ripetuto anche a mio padre».
Perché?
«Quando gli ho detto che volevo fare il viaggio del mondo in solitaria mi ha risposto: "Ma non hai paura?". Ma papà ho sconfitto il cancro!».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Maggio 2019, 19:36
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