Gabriella a 11 anni si batte per la sua Camerino: «Ti ricostruiremo noi bambini»
In questo elenco formati soprattutto da giovanissime amazzoni c'è Ridhima Pandey, una ragazzina che nel 2017 davanti al governo indiano protestava per il fallimento delle politiche ambientali. Una tosta, la piccola. Ridhima è una specie di figlia d'arte, la mamma è una guardia forestale e il padre un attivista di una organizzazione ambientalista.
E' cresciuta a pane e natura e ha sviluppato una fortissima coscienza personale che la ha portata a manifestare, attirando su di sé l'attenzione della stampa locale. In questa lista, tracciata dal Guardian per fare notare che il movimento dei Fridays future è segnato da una fortissima impronta femminile, forse perchè le donne per loro natura sono più vicine alle tematiche della vita.
In Kenia, in un college, si è fatto notare Kaluki Mutuku, un ragazzino sveglissimo la cui mamma è una attivista. Anche lui cresciuto a pane e ambiente. In Equador si è distinta Nina Gualinga, una attivista indigena che difende la foresta amazzonica, una adolescente che ha vinto il premio del WWF destinato a quei ragazzi meritevoli per il cammino fatto a difesa del creato.
Un altro teen ager indiano, Aditya Mukarji ha vinto la guerra contro i rifiuti di plastica che ormai intasano ogni fiume indiano. Il fatto è che la gente ascolta molto di più i ragazzi che manifestano che non gli adulti, probabilmente perchè sono più credibili e non intaccati da interessi palesemente artificiosi. In Uganda c'è Leah Namugerwa, 15 anni, e una energia che sprizza da tutti i pori.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Ottobre 2019, 12:29
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