La manifestanti hanno assicurato di aver rispettato le prescrizioni anti-virus, ma la polizia è intervenuta lo stesso per bloccarle. Così la rivolta si è trasferita sui social, sostenuta anche da Amnesty Europe.
Frauenrechte sind Menschenrechte, auch während dem Coronavirus!
— Amnesty DE European Union (@AmnestyDE_EU) April 15, 2020
Wir stehen in Solidarität im Aktvist*innen in Polen!#ProtestAtHome #StrajkKobiet #Poland https://t.co/PcSWe2NYCC
Un tentativo simile in Polonia era già stato fatto nel 2016 ma le proteste di piazza e la mobilitazione delle donne avevano bloccato il disegno di legge. Adesso il lockdown impedisce le manifestazioni e dunque toglie forza alle proteste lasciando il parlamento libero di far passare il disegno di legge che vieterebbe l'aborto anche in presenza di malformazione del feto. Il governo guidato dal premier conservatore Mateusz Morawiecki sfrutterebbe a proprio favore l'emergenza sanitaria, attaccano le donne. Irene Donadio dell’International Planned Parenthood Federation (Ippf) European Network parla di «tempismo estremamente cinico e vigliacco, siamo di fronte a un processo democratico anomalo: la legge sta passando senza che se ne parli minimamente sui media, occupati con il coronavirus», dice a Euronews.
Tomorrow the Polish parliament will be debating on a ban on abortion and criminalisation of sexual education in schools.
— Dagny (@grzechnydag) April 14, 2020
Using COVID-19 restrictions to keep citizens from protesting is unacceptable.
Drop the bills Poland!!! #PiekłoKobiet #OdrzućProjektGodek #PolskiePiekło pic.twitter.com/kPMVG20e1s
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La legge sull'aborto in Polonia è tra le più restrittive in Europa: è permesso solo in caso di stupro, incesto, se la vita della madre è a rischio o se il feto presenta gravi malformazioni. Il disegno di legge in discussione in parlamento lo vieterebbe anche in quest'ultimo caso che riguarda il 98 percento degli aborti illegali nel Paese. Il presidente polacco del partito conservatore Pis, Andrzej Duda, ha più volte ribadito che praticare l’aborto quando sussistono queste condizioni equivale a un omicidio. Sono già tra 100mila e 200mila le donne polacche che ogni anno abortiscono clandestinamente oppure ricorrone alle pillole abortive ordinate online e prese senza alcun controllo medico.
Un altro contestato disegno di legge mira a penalizzare la «promozione del sesso tra minorenni», per i gruppi femministi equivale a vietare l'educazione sessuale a scuola.
A fianco delle donne polacche si mobilitano anche le associazioni italiane. «Combatti il virus non le donne», il messaggio lanciato sui social da NonUnaDiMeno.
Sosteniamo la lotta delle donne polacche contro l'approvazione della legge che vieta l'#aborto.
— NonUnaDiMeno (@nonunadimeno) April 16, 2020
OGGI DALLE ORE 15 mandiamo foto con cartello ⚡COMBATTI IL VIRUS NON LE DONNE⚡ e gli hashtag #sosaborto #czarnyprotesttrwa #SolidarityWithPolishWomen
Info 👉 https://t.co/KeaI5SiOM7 pic.twitter.com/LkrRmYhCga
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Aprile 2020, 15:57