Coronavirus, Antonella lancia la "telaragna": la sfida delle donne con ferri e uncinetto

Coronavirus, Antonella lancia la "telaragna": la sfida delle donne con ferri e uncinetto

di Francesca Tomassini
AMELIA - #torneràilcolore. Grazie alla "telaragna", come l'ha ribattezzata Antonella la sua ideatrice, facendo il verso allo Yarn Bombing, ovvero la pratica di realizzare ed esporre opere formate da stoffe lavorate a maglia o a uncinetto. Nei giorni della quarantena, in cui in molti si trovano a fare i conti con un tempo del tutto nuovo, in cui tante famiglie si re-incontrano o si scontrano, in cui tantissimi bambini sperimentano per la prima volta nella vita cosa voglia dire passare tutto il giorno con i propri genitori, magari anche tutti e due, il minimo comune denominatore sembra essere diventato la ricerca di qualcosa da fare, da condividere, un obiettivo comune che faccia alzare lo sguardo al di là della cortina di ferro dietro alla quale nostro malgrado abbiamo dovuto barricarci. Un'idea, una ricetta che aiuti a "passà 'a nuttata". E Antonella, amerina che da sempre lavora con la lana, ieri ha lanciato la sua.


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Ovviamente attraverso la sua pagina social da dove ha chiamato a raccolta tutta la città.
«Una sorta di istallazione -racconta- una cosa semplice ma d'effetto: dei quadrati, in lana, cotone, feltro, 40x40, di qualsiasi colore o punto, a ferri o ad uncinetto! Ma ne dobbiamo fare tanti!». Una volta realizzate, Antonella raccoglierà le pezze e provvederà ad unirle. Le risposte non si sono fatte attendere. Nel giro di poche ore sono arrivate più di cento adesioni da concittadine e concittadini entusiasti di contribuire a realizzare una mega coperta che ancor prima di esser cucita fa già sentire più al caldo e al sicuro.

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Non sono mancati anche proposte e rilanci soprattutto da parte di chi magari non è capace di lavorare a maglia ma non vuol perdere l'occasione di partecipare a questo progetto di comunità. E allora largo a stoffe vintage, pezze di feltro decorate con fili e bottoni, stoffe ricamate . «Ci speravo ma non mi aspettavo un entusiasmo così immediato - racconta Antonella- ho pensato solo a qualcosa che so fare e che possa almeno per una parte della giornata focalizzare l'attenzione su qualcosa di positivo, di bello. Che in questi giorni magari non basta, ma aiuta». Non è la prima volta che Antonella realizza un'opera del genere. Il battesimo è stato nel 2012 al Chiostro di San Francesco sempre ad Amelia. «All'epoca avevamo realizzato un percorso fra il chiostro e giardini pubblici. Poi è stata la volta di Narni, e poi di Terni in collaborazione con la Casa delle Donne. Ora questo. Il sogno quando tutto sarà passato è veder sventolare l'opera dalle mura e dalla torre». Come un vessillo, in segno di vittoria. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Marzo 2020, 11:31
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