Pan, il parco archeologico che riporta Milano ai fasti dell'epoca romana

Pan, il parco archeologico che riporta Milano ai fasti dell'epoca romana

di Greta Posca

Dreaming Colosseo. Milano avrà un parco archeologico che le restituirà il glorioso passato di epoca romana che in troppi ignorano. Nell’area tra via De Amicis, Conca del Naviglio, via Arena, è in corso la realizzazione di Pan, il Parco Amphitheatrum naturae. Un mix di reperti archeologici, monumenti, verde e passeggiate per unire l’anfiteatro, la basilica di San Lorenzo con le Colonne e sant’Eustorgio.

Un progetto di “archeologia green” dove la superficie di quello che fu il colosseo milanese sarà delineata con un giardino ellittico di siepi e alberi a comporre un parco di 22mila metri quadrati, concluso a fine 2022. I lavori, finanziati da Mibact e sponsor privati, sono promossi e diretti dalla soprintendente Antonella Ranaldi in accordo con il Comune. Gli scavi hanno portato in luce lo “scheletro” di quella arena: 14 muri radiali che formavano la corona a sostegno dei gradoni dove fino a 35 mila spettatori si assiepavano per applaudire i combattimenti dei gladiatori. I 14 muri si aggiungono ai 7 degli scavi degli anni 70. I muri di fondazione rinvenuti, che rimarranno a vista, tracciano la pianta dell’anfiteatro. Intanto, gli archeologi stanno catalogando e studiando anche i 150 reperti di età pre-romana ritrovati negli scavi.

L’anfiteatro, I sec. d.C., aveva dimensioni simili a quello di Verona, ovvero poco più piccolo dell’anfiteatro Flavio di Roma, il Colosseo. Fu in uso almeno fino alla fine del IV secolo, poi smantellato e i suoi marmi e pietre usati per costruire la basilica imperiale di San Lorenzo e le sponde dei Navigli.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Febbraio 2021, 06:30