Sergio Caputo, un concerto lungo 40 anni (e ha fatto pace con le radio). «Quanti ricordi, devo tutto a Milano»

Sergio Caputo, un concerto lungo 40 anni (e ha fatto pace con le radio). «Quanti ricordi, devo tutto a Milano»

di Rita Vecchio

Torna Sergio Caputo a Milano. Suonerà stasera a Estate al Castello Sforzesco per la rassegna Milano è Viva 2022. Il cantautore romano di “Sabato Italiano”, che l’anno prossimo compie 40 anni (era il 1983 quando, parallelamente alla sua attività di pubblicitario incide il brano dando il titolo al suo primo album) - “Il Garibaldi innamorato”, “Non bevo più tequila”, “Bimba se sapessi”, sarà accompagnato dal basso di Fabiola Torresi (Califano) e dalla batteria di Alessandro Marzi (Alex Britti), «che suonerà anche nella parte al pianoforte, novità di questo concerto rispetto ai precedenti».

Caputo, spoileri qualcosa di quello che il pubblico milanese ascolterà stasera.

«Ci sarà un momento in cui io sarò un crooner al servizio della musica. Sono contento di suonare su un bel palcoscenico come quello del Castello Sforzesco, una location simbolica che per me assume il vestito dei ricordi. Ho vissuto in questa città da dove è iniziato tutto. Per me, quindi, è come tornare a casa. E sono ancora più contento di sapere che dietro le quinte c’è la direzione di Massimo Genchi, fulcro artistico della Salumeria della Musica, locale storico per anni a Milano».

E una scaletta che ripercorrerà la sua storia?

«Sì.

A dare il via, “Non bevo più tequila” (dal disco “Storie di whisky andati”, ndr). Non mancheranno “Mercy bocù”, “L’astronave che arriva”, “Italiani Mambo”. Non mi piace dire prima la scaletta, anche perché andiamo di improvvisazione, con un canovaccio e alla vecchia maniera».

Una serie di date estive su e giù per lo Stivale. E poi?

«Un autunno denso. Insieme a Sony, stiamo lavorando sui 40 anni di Sabato Italiano. Era il 1983 quando l’ho scritta, in una delle tante notti brave, ritrovata nel registratorino a pile la mattina dopo. Brano che, come spesso capita con quelli che diventano iconici, mi stava mangiando vivo, ma con cui devi andare d’accordo. Vorrei un tour con una band, lavorare su una ripubblicazione, oltre che sugli inediti. Ci sarà un singolo che sarà molto forte e che verrà passato in radio».

Quindi si è riappacificato con le radio?

«Diciamo di sì, dai. Bisogna far pace prima o poi».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2022, 10:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA