Covid, a Varese la prima variante sudafricana. E Moratti chiede al governo di valutare il vaccino Sputnik

Covid, a Varese la prima variante sudafricana. E Moratti chiede al governo di valutare il vaccino Sputnik

di Simona Romanò

Focolai e varianti, cresce l’allerta sulle “mutazioni” del Covid in Lombardia. A Varese, ieri, è stato registrato il primo caso in Italia della variante sudafricana: si tratta di un uomo che è rientrato nei giorni scorsi a Malpensa da un paese africano. Dopo i primi sintomi è risultato positivo a un tampone eseguito all’Ospedale di Varese dov’è ricoverato. «Ora il campione è stato inviato all’Iss per la conferma», fa sapere l’azienda sanitaria. «Si sta monitorando la situazione, con specifico riferimento alle attività di tracciamento e testing sui contatti - assicurano i dirigenti dell’Ats - Al momento la situazione non è motivo di allarme, ma rimane estremamente elevato il livello di attenzione»

. La notizia arriva in concomitanza con un focolaio Covid della variante inglese a Corzano, 1400 abitanti in provincia di Brescia, dove 140 persone, ovvero il 10% dei cittadini, sono positive: «Il 60% dei malati è rappresentato da studenti delle elementari e della materna che a loro volta hanno contagiato i familiari», ha spiegato il sindaco del paese Giovanni Benzoni, anche lui positivo.

Le scuole rimarranno chiuse fino all’8 febbraio, ma l’ordinanza sarà prorogata. E le autorità stanno valutando la possibilità di istituire una zona rossa per chiudere il paese.

Sul fronte bollettino Covid, con 38.651 tamponi effettuati sono 1.738 i nuovi casi positivi in Lombardia con il rapporto in lieve crescita al 4,4% (ieri 4%). Calano i ricoverati in intensiva (-2), mentre aumentano negli altri reparti (+10). I decessi sono 46. Intanto, l’assessore lombardo alla Protezione Civile, Pietro Foroni, ha chiesto al governo «l’invio dei volontari della Protezione Civile così da accelerare il piano vaccinale». Mentre l’assessora al Welfare Letizia Moratti durante la conferenza Stato-Regione ha fatto presente al commissario Domenico Arcuri l’adesione dell’Italia al piano d’incremento europeo della distribuzione dei vaccini Pfizer; l’opportunità di ampliare l’intervallo tra la prima e la seconda dose; la valutazione della possibilità di utilizzare il vaccino Sputnik prodotto dalla Russia.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Febbraio 2021, 06:10
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