​Lottomatica apre le proprie porte e si racconta in nome della battaglia all'illegalita. E l'Ad Cairoli punge: «Vietare la pubblicità è un regalo al gioco illecito»

Lottomatica apre le proprie porte e si racconta in nome della battaglia all'illegalita.
Aprire le porte e raccontarsi. Sembra questo l'intenzione di Lottomatica, il colosso dei giochi, concessionario tra gli altri di alcuni delle lotterie più amate dagli italiani come il "Gratta&Vinci" e il Lotto a pochi giorni dall'entrata in vigore della legge che impedirà a tutti gli operatori del settore di fare pubblicità sui mezzi di comunicazione. Dal 15 luglio, infatti, sarà proibito pubblicizzare qualsiasi prodotto dell'industria dei giochi: dal Lotto al Superenalotto, passando per le scommesse sportive, le slot e anche il Gratta&Vinci.  

Spinta forse proprio da questo nuovo scenario, Lottomatica ha "aperto le porte" ai giornalisti e stakeholder, in occasione dell'annuale Rapporto di Sostenibilità, decidendo di mostrare le "stanze segrete" dove nascono le quote sui cui è possibile scommettere, e le sale di controllo delle tantissime transizioni che avvengono ogni giorno tramite la sua rete diffusa su tutto il territorio nazionale o semplicemente online. 

Nella conferenza stampa di presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2018, l'Amministratore delegato di Lottomatica Fabio Cairoli non ha nascosto il proprio disappunto per la decisione del governo di stoppare la pubblicità sui giochi, sottolineando come, dal suo punto di vista, il settore stia subendo un'ingiusta "deriva proibizionista".

L'Ad di Lottomatica ha prima ricordato quanto il settore dei Giochi sia stategico per le casse dello Stato, e soprattutto quanto la decisione, che ormai risale a più di venti anni fa, di legalizzare e regolarizzare il settore dei giochi sia stato decisivo nel sottrarre alla criminalità organizzata miliardi di lire. Infatti, per rafforzare la propria tesi Cairoli ha ricordato i risultati di un'indagine della commissione antimafia del Senato del 2002, dove i videopoker illegali venivano stimati in circa 800mila: una miniera d'oro per la malavita e un presidio sul territorio senza eguali. 

La scelta di allora dello Stato, sostiene Cairoli, di far emergere all'inzio del nuovo millennio il gioco illegale  - dalle slot alle scommesse sportive - fu dunque una scelta coraggiosa, che ha portato benefici alle casse dello Stato sottraendo i giocatori, soprattutto quelli più deboli, dal giro della malavità. 

Nel suo saluto, Cairoli non ha risparmiato una frecciatina al governo, invitando la maggioranza  a confrontarsi con gli operatori del settore dei Giochi, perché, appunto, importante e strategico per il gettito fiscale che garantisce: «Bisognerebbe aprire un tavolo di confronto, aderire al principio che la legalità va salvaguardata e su quel principio tornare a uno degli elementi fondanti, ovvero che questo è un settore regolato dallo Stato. Il quadro politico attuale ha però un atteggiamento poco disponibile al dialogo con il settore». 

Ovviamente, Cairoli non ha potuto esimersi dal commentare il blocco della pubblicità che prenderà il via tra pochissimi giorni: «Il tema della pubblicità è importante non tanto per promuovere il gioco ma per discernere ciò che è legale e ciò che è illegale. Sarebbe auspicabile una normativa più equa. Serve un’evoluzione nel modo in cui la politica guarda a questo settore».

IL CUORE DI LOTTOMATICA: LA STANZA DEI QUOTISTI 

Dicevamo che Lottomatica ha deciso di raccontarsi, di mostrarsi, di farsi conoscere. E proprio per questo, per la prima volta, è stato possibile visitare il cuore dell'azienda, entrando là dove la stampa non aveva mia messo piede. Ad iniziare dalla stanza dedicata alla creazione delle quote e al monitoraggio delle giocate. E' proprio qui che diventa ancor più evidente quanto il gioco legale possa non solo essere un deterrente contro qualsiasi tipo di combine sportiva, ma anche come possa essere una sorta di sentinella di qualsiasi movimento anomalo avvenga nel mercato delle scommesse. Grazie ai suoi sistemi di monitoraggio dei movimenti dei soldi scommessi, Lottomatica è in grado di avvisare praticamente in tempo reale le autorità preposte al controllo qualora si verificassero dei movimenti "sospetti". E' anche così che viene combattutto il cosidetto match fixing, o delle partite truccate, che i concessionari delle scommesse sportivo, in collaborazione con i Monopoli di stato, combattono.



 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Luglio 2019, 10:42
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