Il virus raccontato da un Covid teller: il diario di Marco Mottolese per Leggo

Il virus raccontato da un Covid teller: il diario di Marco Mottolese per Leggo

di Paola Pastorini

Raccontare la pandemia giorno dopo giorno. Cercando nel dolore un momento di gioia, cercando una curiosità nell'angoscia delle settimane tutte uguali. Ci ha provato Marco Mottolese, giornalista, scrittore, con il diario redatto nel 2021 per il sito del nostro giornale, Leggo, e diventato un libro, Mi hanno inoculato il vaccino sbagliato. l'insostenibile solitudine del virus (Castelvecchi). Mottolese è diventato un Covid teller che, con piglio investigativo e poetico, uscendo di casa quando tutti mettevano sacchi davanti alla finestra come cantava Lucio Dalla, è andato a scovare persone, luoghi e solitudini ai tempi della pandemia.


Come ha scritto il direttore di Leggo Davide Desario nella nota introduttiva «il virus portava la morte invece Marco voleva cavalcarlo per raccontare la vita... La vita fatta di amore, di passione per il proprio lavoro, di amicizia, di famiglia, di cinema e di viaggi».
Mottolese ha registrato amori, riflessioni di tassiste filosofe, ritorni al Sud, addetti ai controlli stremati dal lavoro, la bellezza delle città, l'assurdità delle burocrazie, lo smart working, il primo durissimo lockdown, i volti e le mascherine, il valore della leggerezza.
Il libro si conclude con una lettera al virus malnato che ha fatto sentire gli uomini come si sentivano i nostri antenati: «indifesi».

Ma soprattutto «ha dilatato al massimo pregi e difetti dei singoli» permettendo di scindere al volo «buoni da cattivi, ignoranti dai colti e stupidità dall'intelligenza». Ora però, chiosa Mottolese, caro virus «tornatene da dove sei venuto; noi per un po' saremmo felici di vedercela da soli».

Marco Mottolese, Mi hanno inoculato il vaccino sbagliato, Castelvecchi, 112 pp, 12 euro


Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Febbraio 2022, 20:18
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