Strehler, da Trieste a re del palcoscenico: la biografia del regista a 100 anni dalla nascita

Strehler, da Trieste a re del palcoscenico: la biografia del regista a 100 anni dalla nascita

di Paola Pastorini

Il 14 agosto 1921 nasceva Giorgio Strehler, un gigante della regia, «il più grande del 900», come scrisse il quotidiano francese Le Monde. Triestino emigrato a Milano, fondatore con Paolo Grassi del Piccolo Teatro, ha trasformato il teatro dentro e fuori il palco. La giornalista Cristina Batocletti ne tratteggia la vita nel Ragazzo di Trieste, corredato da una ricca carrellata di immagini. Acclamato da Parigi a Vienna, da Berlino a New York, l'artista che dava del tu al capo di Stato francese, Francois Mitterrand, e al più potente segretario di partito italiano, Bettino Craxi ha avuto tante vite. Partigiano scampato alla Seconda guerra, è diventato un artista sopravvissuto alla fame, alle critiche e al 68. La giornalista ha avuto come fonte primaria delle sue ricerche l'archivio del Piccolo, che ha consultato per 3 anni.

«Strehler lo si amava tantissimo o lo si odiava totalmente», spiega l'autrice. «Sono partita da quel che diceva Freud: è nei primi sei anni di vita che trovi tutti i temi di ciò che sarai».

E i temi ci sono: la balia da cui imparò quel tedesco tanto importante per conoscere Brecht, l'amore per la musica ereditato dalla mamma violinista. Uomo di eccessi (dalle sfuriate alla droga), di grande generosità, rispettava solo il lavoro e il teatro (oltre a Brecht gli adorati Goldoni e Cechov). Ebbe tanti amori, di molte donne fu pigmalione: da Milva a Ornella Vanoni, da Valentina Cortese ad Andrea Johnasson. Poi, le amarezze degli ultimi anni, le inchieste giudiziarie, il cantiere interminabile del nuovo Piccolo. Fino a quella morte il 25 dicembre 1997 a Lugano. E il dolore di Milano.

Cristina Battocletti, Il ragazzo di Trieste La Nave di Teseo 448 p 20 euro


Ultimo aggiornamento: Sabato 17 Luglio 2021, 13:25
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