I Romani erano celebri per la ars oratoria e proprio di questo si occupa il saggio Roma, città della parola dell’antropologo del mondo classico Maurizio Bettini. Secondo Plinio il Vecchio, se la vitalitas dell’uomo risiede nelle ginocchia, la memoria risiede «nell’orecchio», ovvero nell’ascolto della parola. Bettini analizza il ruolo dell’oralità nella società romana. La parola era fondamentale: costumi, norme, rituali, letteratura, ricordo del passato si tramandavano per via aurale. Non solo: il diritto, la pratica dello ius, vive di «parola parlata».
Maurizio Bettini, Roma città della parola, Einaudi, 424 p, 29 euro
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Aprile 2022, 14:19
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