Roberto Wirth, la lezione del silenzio e la sua sfida alla sordità
di Silvia Natella
Nel volume, scritto in collaborazione con il giornalista Corrado Ruggeri, c'è anche un pezzo di storia dell'ospitalità romana e il passato di una struttura che quest'anno compie 125 anni. «La sua - spiega Ruggeri - è la quinta generazione di una famiglia di albergatori, ma nessuno gli ha regalato niente».
Non udente dalla nascita, ha lottato contro le resistenze dei genitori per gestire l'attività e da anni si impegna per aiutare i bambini sordociechi con la CABBS, l'onlus a cui saranno devoluti i diritti d'autore dell'opera. «Quando avevo dodici anni - racconta Wirth - mio padre mi disse che per essere un albergatore bisogna saper parlare diverse lingue e comunicare con il personale e con i clienti. Mi sentivo sempre fuori posto, ma oggi sono qua grazie alla mia determinazione. Quando la gente mi guarda pensa che sia come tutti gli altri, ma non è così. Il silenzio non mi abbandonerà mai». Wirth parla e legge il labiale in cinque lingue, si serve del linguaggio dei segni per comunicare ed è il primo e unico manager sordo di un hotel di lusso nel mondo. «Una persona come me può raggiungere gli stessi traguardi con tenacia, passione e coraggio», conclude. E il libro presto sarà un docufilm.
Roberto Wirth, Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi, Newton Compton, p 185, 12,90 euro
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Ottobre 2018, 11:02
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