Premio Malaparte a Richard Ford. «La sfida? La nuova intelligenza»
di Valeria Arnaldi
Sotto i riflettori, il romanzo Tra loro, dedicato alla memoria dei suoi genitori. A due anni dalla premiazione di Elizabeth Strout, dunque, un altro americano tra i vincitori degli ultimi sei anni, da quando il Malaparte è ripreso ad opera di Gabriella Buontempo. New intelligence and how it finds its way into fiction, il tema scelto da Ford per la tavola rotonda con scrittori e giornalisti - annunciati Mauro Covacich, Diego De Silva, Lorenzo Marone e Pier Luigi Vercesi - che si terrà sabato nella sala Consiliare del Comune di Capri, nell'ambito della tre giorni del Premio. Alla base della scelta, uno spunto italiano. «Ho iniziato a pensarci qualche anno fa - confessa - quando ho letto su Paris Review un'intervista a Umberto Eco, dove sostiene che un intellettuale è chi crea o scopre nuova conoscenza. Lì ho compreso che in generale negli Usa gli scrittori non sono considerati intellettuali, mentre in Europa sì. Ma, per quanto mi riguarda, ciò che cerco dalla letteratura è proprio il frutto di intelletto: nuova conoscenza, nuova intelligenza». La premiazione si terrà domenica alla Certosa di San Giacomo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Settembre 2018, 10:36
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