Nicola Zamperini: «Il web? Disobbedire per vivere felici!»

Nicola Zamperini: «Il web? Disobbedire per vivere felici!»

di Valeria Arnaldi
Nicola Zamperini, Manuale di disobbedienza digitale, Castelvecchi, p. 240, euro 17,50

«Una confezione regalo che pesa 21 grammi, con un bel fiocco rosa. Dentro riposa la nostra anima impacchettata e servita su un piatto d’argento. Stiamo consegnando quel pacchetto e le emozioni che contiene, i sentimenti e alcune qualità essenziali del nostro essere umani alle macchine».

Si apre così “Manuale di disobbedienza digitale” di Nicola Zamperini, che analizza gli effetti delle interazioni digitali appunto, spiega il fenomeno delle  technocorporation,lo snaturamento provocato dagli algoritmi nelle nostre vite e, propone azioni per non rimanere vittima del sistema.

Per disobbedire, insomma. «Disobbedire per me significa essere consapevoli - spiega Zamperini - quando ci rendiamo conto che stiamo regalando parti di noi stessi alle macchine forse iniziamo a comportarci con maggior parsimonia. Certo, non possiamo spegnere ogni dispositivo ma non possiamo fare finta che la tecnologia non abbia effetti negativi, oltre a quelli positivi, nelle nostre vite».

Largo dunque a un processo di “liberazione”. «Più che liberarci dal controllo, dobbiamo farlo dalla schiavitù volontaria. Occorre recuperare tempi per noi, spazi mentali, capacità di ricordare le cose senza motori di ricerca». A chiudere il volume un ennalogo di azioni “disobbedienti”. «È un ennalogo ideale, sentimentale, provocatorio - specifica - i punti con valenza pratica sono il 15/20%, però può aiutare a riflettere».

Un consiglio pratico da cui partire? «Stampare venti foto l’anno. Ai nostri figli lasceremo un’eredità digitale mostruosa in immagini. Come capiranno quali sono stati i momenti salienti della nostra vita?».

 

 
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Maggio 2018, 10:26
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