Francesca Reggiani racconta i vizi e le virtù degli italiani con ironia e disincanto

Francesca Reggiani racconta i vizi e le virtù degli italiani con ironia e disincanto

di Valeria Arnaldi
Ironico ma forte. E chiaro. “Sono italiana, ma voglio smettere” è il titolo dell’ultimo libro di Francesca Reggiani, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, pubblicato da Ultra nella nuova collana “Veni, vidi, risi” curata da Stefano Sarcinelli. «Nel volume ho raccolto alcuni monologhi che ho portato in scena negli anni - racconta Francesca Reggiani - scegliendo quelli più significativi in relazione ad oggi. Il protagonista è l’italiano, con pregi e difetti». Si va dal rispetto, anzi non rispetto, delle regole - «Abito a ridosso di un senso unico e lo prendono tutti contromano come fosse normale» - all’“esempio” dei politici, «mica tanto buono», dalla raccolta differenziata, «Una volta di notte si muovevano gli scambisti, ora la gente scende guardinga a gettare la spazzatura», fino alla crisi economica. Un viaggio ironico nella storia recente del Paese, a partire dalla politica. «Il palleggio tra centro-sinistra e centro-destra è durato vent’anni, poi è arrivato il governo tecnico, che sosteneva di aver salvato l’Italia ma, dico io, ha dimenticato di salvare gli italiani. E così via». Obiettivo, far sorridere ma anche pensare. «Racconto quello che è stato, con ironia e sguardo disincantato, come faccio in scena». Nel volume, non mancano ovviamente i suoi personaggi più famosi, da Sabrina Ferilli a Patty Pravo, da Alba Parietti a Federica Sciarelli. Se fosse lei a dover essere parodiata, da chi vorrebbe essere interpretata? «Paola Cortellesi o Virginia Raffaele, sono bravissime». Ride di passato e presente, e intanto guarda avanti. «Sono ottimista, ci sono novità nell’aria, magari uno show, ma non dico nulla, non si sa mai»
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Luglio 2018, 21:27