Il tempo di un lento, Giuliano Sangiorgi racconta i primi amori e la vita davanti

Il tempo di un lento, Giuliano Sangiorgi racconta i primi amori e la vita davanti

di Rita Vecchio

Il primo bacio. Quello dato da Luca, tredicenne, in uno sgabuzzino buio a Maria Giulia. A deciderlo, il gioco della bottiglia che gira in modo «interminabile». Un momento che aveva tanto immaginato, «ma tanto spesso era andato così in fondo a quel pensiero, che ormai gli sembrava potesse combaciare perfettamente con la verità». È il capitolo primo di "Il tempo di un lento", il secondo libro di Giuliano Sangiorgi, voce e testa della band rock dei Negramaro. Un romanzo di formazione che, tra pagine di «desideri e colpe, mancanze e sogni e di legami tra padri e figli», si incontra con la musica, passando dalle adolescenziali passioni amorose al “tempo di un lento”.

Le serate d’estate di Luca a guardare il Festivalbar fino a incidere una musicassetta con la sua prima canzone d’amore che scrive per la ragazza che gli piace. Dagli echi anni ’80 al fascino newyorchese, pagine che si leggono spedite. Le citazioni di Miles Davis e Billy Idol, di Herbie Hancock, di Gianna Nannini e Fabrizio De Andrè, di Ornella Vanoni e Lucio Dalla fanno da sfondo a una storia inventata dove la strage del Rapido 904, il 23 dicembre 1984, per un attentato avvenuto nella galleria dell’Appennino o il jazz club Village Vanguard di NYC, sono gli unici sprazzi di fatti realmente accaduti. Ma soprattutto c’è Amore che torni, uno degli ultimi successi della band pugliese. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Giugno 2021, 09:07
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