Le ricette di Francesca Barra: «Ho imparato dalle nonne, la mia cucina è sentimentale»

Le ricette di Francesca Barra: «Ho imparato dalle nonne, la mia cucina è sentimentale»

di Marco Castoro

Francesca Barra, giornalista, scrittrice e opinionista, possiede la ricetta della felicità e ce la descrive nel libro A occhio e quanto basta. Titolo non casuale visto che con lo stesso nome c'è la pagina Instagram (molto seguita) aperta durante il lockdown nella quale Francesca cucina e si confronta con i follower a suon di ricette.

«La cucina utilizzata come grammatica sentimentale perché evoca ricordi, momenti felici spiega l'autrice del libro - Si parte dalla mia infanzia vissuta in Basilicata con i primi esperimenti gastronomici in una terra in cui la cucina è la radice di orgoglio e diventa anche uno scambio di identità, con mamma e nonna bolognese e l'altra nonna calabrese con le quali ho imparato a cucinare ancor prima di parlare.

La nonna calabrese appartenente a una famiglia di disegnatori di gioielli l'ho sempre vista in cucina, elegante accanto a nonno Vittorio».

E ancora: «Le mie nonne non mi hanno mai detto Ti amo ma l'amore me l'hanno trasmesso attraverso il cibo ed è per questo che ancora oggi io, sebbene emancipata, con 4 figli, un lavoro e due cani, il mio quartier generale è orgogliosamente la cucina, che non è affatto una fatica, ma è fantasia, liberazione, un antistress. La cucina è stata anche il collante della mia relazione con Claudio (l'attore Santamaria ndr) perché è proprio attorno a un tavolo che ci siamo innamorati».

Francesca Barra, A occhio e quanto basta, Rizzoli, 210p. 24 euro


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Settembre 2022, 16:07
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