Emanuel Carrère, campione di quel genere che sta fra biografia e finzione, con Yoga, l'ultimo romanzo, introduce i lettori nel dramma della (sua) depressione. Lo scrittore francese, celebre per ibridi folgoranti come Limonov e L'avversario, parte dall'esperienza di un ritiro yoga, cui partecipa per scrivere un manuale sulla pratica orientale. A questo corso di meditazione si intrecciano l'attentato degli estremisti islamici al giornale Charlie Hebdo, la morte di un amico, l'insorgere della depressione, il ricovero e gli elettroshock, la guarigione, un nuovo amore. E c'è anche spazio per la polemica con la ex moglie che gli ha intimato dopo l'uscita di Yoga di epurare ogni parte del romanzo in cui è citata. Carrère o si odia o si ama. Ma la sua scrittura è impareggiabile.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Giugno 2021, 08:33
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