“Ciao sono la tua anima, ti va di parlare?”: il libro a tu per tu con le emozioni è un viaggio interiore per stare bene con se stessi

“Ciao sono la tua anima, ti va di parlare?”: il libro a tu per tu con le emozioni è un viaggio interiore per stare bene con se stessi

di Silvia Natella

Le emozioni prendono la parola nel libro “Ciao sono la tua anima, ti va di parlare?”, di  Benedetta Bertini. L’autrice prende carta e penna e dialoga idealmente con 15 stati d’animo diversi, tra cui Fiducia, Paura, Rabbia e Amore. I sentimenti rispondono, offrono spunti di riflessione e consigli per stare bene con se stessi. Ognuno può ritrovarsi nel viaggio interiore che si compie attraverso queste pagine e familiarizzare con le emozioni, anche se negative. «Bussano alla nostra porta come un dono - spiega Bertini, giornalista e conduttrice radiotelevisiva - e sta a noi scoprire quale».

Perché dare voce alle emozioni? 

È un modo per viaggiare dentro di sé e aiutare le persone. Il libro è diviso in 15 capitoli per altrettante emozioni. A parlare sono Fiducia, Gioia, Paura, Rabbia, Invidia, Tristezza, Insoddisfazione, Ossessione, Solitudine, Felicità, Compassione, Perdono, Amore, Gratitudine. Per accettare qualcuno bisogna prima conoscerlo ed è così anche per le emozioni.

Come è nata l’idea, qual è stata la molla per questo viaggio interiore?

Il libro nasce in un momento in cui sono stata molto male fisicamente, con una malattia invalidante. Non potendo più fare nessun tipo di attività, dentro di me è esploso un mondo di emozioni. Lo schema era sempre lo stesso: il dolore fisico che caratterizzava le mie giornate veniva amplificato dalla paura di non guarire; la paura veniva alimentata dall’ansia che faceva immaginare scenari nefasti; all’ansia si associava a volte la rabbia, a volte l’invidia per le persone in salute. Alla base c’era la paura e un giorno ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere una lettera a questa emozione. Da lì ho immaginato un botta e risposta.  

E dopo cosa è successo?

Nel momento in cui ho spostato l’attenzione dal mio corpo alla mia anima il mio fisico ha iniziato a dare delle risposte. È stato come se la paura iniziasse a parlarmi. Tutti gli stati di sofferenza sono come un’erba infestante e pericolosa che può distruggere il giardino del nostro animo. Ecco perché dobbiamo diventare consapevoli dei nostri stati interiori. Perché altrimenti quella sofferenza, se non la trasformiamo, si estenderà a macchia di leopardo fino a contagiare e coinvolgere ogni ambito della nostra vita. Proprio come l’erba infestante, le emozioni non vanno mai cacciate, ma solo osservate. Solo così si trasformeranno.

Possiamo parlare di scrittura terapeutica?

Scrivevo lettere alle mie emozioni per sfogarmi. Questo confronto autentico con i miei stati d’animo mi ha aiutato anche quando ho dovuto affrontare la malattia di mio padre, Giovanni Bertini, ex calciatore della Roma. È stato anche grazie al suo calvario che ho scoperto il potere della gratitudine, rispetto alle piccole grandi cose che abbiamo e di cui non ci rendiamo conto perché le diamo per scontate, come poter parlare, mangiare, muoverci o respirare autonomamente, tutte cose che mio papà purtroppo non poteva più fare.

Solo recentemente ho deciso di condividere queste lettere e di farne un libro. Ogni volta che le leggevo le persone si immedesimavano e si commuovevano. Quando da più parti è arrivato il consiglio di pubblicare l’opera, le ho raccolte e ho trovato un filo conduttore. Nei dialoghi le emozioni si presentano, spiegano il perché arrivano e offrono consigli su come imparare a gestirle. 

Come è cambiato il suo approccio alla vita?

Ho smesso di ripetermi “perché a me?” e ho capito che nel nostro percorso arrivano molte sfide sulle quali non abbiamo il controllo. Abbiamo però il potere di scegliere come reagire. Lavorare sul proprio stato interiore non porta ad avere il controllo sulla vita, ma sulle reazioni alla vita. Il segreto è osservare dall’esterno quello che accade dentro di sé e non identificarsi. L’emozione così si sgonfia come un palloncino bucato.

Lei dice che le emozioni rappresentano opportunità, come fa a trovare il buono in tutte?

La paura se impari a conviverci indica i tuoi limiti e i tuoi talenti, mentre la fiducia si allena come si allenano i bicipiti in palestra. Io non sono nata una persona positiva, lo sono diventata con il tempo. Il senso della vita è anche  questo: evolversi, raggiungere un benessere interiore, guarire i nostri conflitti e le nostre ferite fisiche e mentali. Vivere nella gioia h24 è impossibile, la vera felicità è trovarsi nel momento presente. Nel libro ci sono tanti consigli, pillole per il lettore, e c’è anche una pagina bianca da riempire con le proprie lettere. Non voglio insegnare niente a nessuno, ho solo deciso di mettere al servizio delle persone la mia esperienza. Questo è il dialogo con la mia anima, ma ogni lettore ritroverà se stesso anche se le circostanze della vita sono diverse.

La pandemia e le restrizioni hanno avuto un impatto negativo sul benessere emotivo di molte persone, qualche consiglio per la nostra anima?

Il coronavirus e il lockdown hanno rivoluzionato la nostra vita e il nostro modo di percepirla. Anche l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sondato le emozioni dei cittadini europei e rilevato che il 60% soffre di “pandemic fatigue”, ovvero stress da pandemia. Il Covid ha messo in standby le nostre vite soprattutto per chi ha proiettato tutto verso l’esterno. Secondo me in ogni cosa negativa c’è sempre un aspetto positivo. Abbiamo capito quanto siamo precari e che se proviamo ansia o paura è perché viviamo nel passato o nel futuro. Ricordiamoci di farlo nel presente. È l’unico momento che abbiamo, non bisogna aspettare che le circostanze difficili cambino.

Cosa si può aspettare il lettore leggendo il libro?

Il libro è rivolto a tutti e il messaggio per chiunque lo leggerà è questo: non dobbiamo scappare dalle nostre emozioni e non dobbiamo aspettare che finiscano i problemi che ci affliggono. Essere felici è una nostra scelta e le emozioni hanno sempre qualcosa da insegnarci. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Maggio 2021, 22:04
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