La bellezza non è mai stata così a portata di mano. Ma quando risponde a desideri di perfezione irraggiungibile può rivelarsi una gabbia. Lo sa bene Erik Geiger, chirurgo plastico autore de La scienza della bellezza, in cui riporta l’estetica alla sua accezione originaria di «contenuto emotivo positivo, che scaturisce da una completa accettazione di sé».
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«La bellezza nasce dall'accettazione di sé»
Com’è nato il libro?
«Volevo scrivere qualcosa di informativo per coloro che si avvicinano alla chirurgia estetica, per aiutarli a porsi le domande giuste e a sfatare i falsi miti».
La bellezza è una scienza?
«È scienza e coscienza.
Come è cambiato il rapporto con lo specchio?
«C’è sempre più severità perché siamo ossessionati – chi più, chi meno – da una continua ricerca di accettazione».
Quanto influiscono i social?
«Tantissimo. I giovani si presentano in studio con la propria immagine già ritoccata da un’app, chiedendo trattamenti per assomigliare al proprio avatar digitale. È quello che definisco dismorfia da selfie. Altre volte si ispirano ai vip, dimenticando che anche loro si ritoccano e aggiungono filtri alle foto. Indagare le reali motivazioni che portano ad un passo così importante è alla base del rapporto che costruisco con i miei pazienti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Giugno 2023, 08:08
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