Caccia al killer nella Roma dark

“Alba nera”, caccia al killer nella Roma dark: il nuovo giallo di De Cataldo

di Valeria Arnaldi
«Nella campagna a sud di Roma, in un casale diroccato lungo la via Nettunense, due ragazzi stanno litigando. Jaime ha diciassette anni. Ramon ventidue». Inizia così Alba nera (Rizzoli), il giallo di Giancarlo De Cataldo, ambientato in una Roma dark che ricorda le metropoli sudamericane, dove il commissario Alba Doria cerca un feroce assassino. 



Perché la scelta di una Roma scura?
«Mi piaceva immaginare una città notturna, diversa, lontano da Ostia e la Suburra che ho raccontato tanto».

I suoi romanzi spesso sono stati profetici.
«Speriamo qui non sia così. Le bande di latinos sono attive a Milano, abbastanza marginali a Roma».

Alba, la protagonista del romanzo, soffre di Triade Oscura.
«Ha un disturbo di personalità, fatto di narcisismo, sociopatia, abilità manipolatoria. È comune a molti serial killer ma può colpire pure grandi manager. Alba sta dalla parte del bene ma sa odiare».

L'odio è utile?
«Per Alba sì. Nella stagione che stiamo vivendo ce n'è troppo, bisognerebbe calmarsi».

Nei suoi testi non manca mai l'amore.
«Sono un romantico, mi piacciono le storie nelle quali si mette in gioco».

Pensa di farne un film?
«Sono superstizioso ma mentirei se dicessi no. Si presterebbe pure a una serializzazione».

Ora a cosa lavora?
«A un libro per i 90 anni dei Gialli Mondadori, uscirà in autunno».

Vista la vena romantica, mai pensato di scrivere una storia d'amore?
«Mi piacerebbe, ma non so se ne sarei capace».

Giancarlo De Cataldo, Alba Nera, Rizzoli, 320 p, 19 euro
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Maggio 2019, 10:51
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