Un abbraccio lungo 2.500 anni: a Roca padre e figlio sepolti insieme
di Alessandra LUPO
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La ricercatrice che ha eseguito materialmente lo scavo ridimensione la suggestione: «Non è detto che siano abbracciati, è molto difficile stabilirlo ma certamente potrebbero sembrarlo ed è certo che questi due corpi siano stati deposti simultaneamente - spiega l'archeologa Serena Viva, del laboratorio di Antropologia Fisica dell'Università del Salento -. Al di là di questa visione romantica, però, dobbiamo capire chi fossero, perché al momento abbiamo solo delle ipotesi».
Nel 2008 fu proprio lei, da responsabile di ricerca antropologica sul campo, a trovare la sepoltura. La tomba venne però ricoperta per motivi meteorologici aspettando una campagna di scavo adeguata che adesso è arrivata. «Oggi questo scavo è stato riaperto proprio per recuperare questa tomba - spiega -, che si trova nelle stesse ottime condizioni in cui l'avevamo lasciata.».
Sul legame di parentela, la studiosa per ora non si sbilancia: «Potrebbe essere la madre con il figlio ma non è escluso che sia un uomo, lo scheletro potrebbe essere maschile. Per definire la parentela occorrere però eseguire un esame del Dna, che probabilmente faremo ma ancora non è stato definito un programma in tal senso. In quella stessa zona, vicina alla Grotta della Poesia, ci sono altre tombe - prosegue - , perché si tratta di una necropoli messapica che va dalla fine del VI alla fine del IV secolo: è un'area estremamente ricca di reperti». «Ovviamente su questa tomba si può romanzare parecchio - conclude da ricercatrice -, ma dobbiamo aspettare i dati scientifici: adesso completeremo l'analisi antropologica, definendo sesso, statura, età alla morte, eventuali patologie e tutto quello che riguarda questi due scheletri. Poi la datazione precisa non è ancora stata eseguita, anche perché è in studio anche il corredo interno: un cratere greco a colonnette e altri materiali». Per avere una risposta certa sul mistero dei due scheletri, insomma, bisognerà aspettare: una volta che vengono rimossi dallo scavo ognuno dei resti prende la sua strada di analisi per poi ricomporsi in un quadro completo, che potrà svelare finalmente il perché circa 2.500 anni fa i due furono accostati nell'eterno riposo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Settembre 2019, 13:11
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