Ucraina, da Trepuzzi un bus per l'Ucraina: ripoterà nel Salento piccoli profughi

Da Trepuzzi un bus per l'Ucraina: tornerà nel Salento con i bambini

di Stefano DI BELLA

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, la macchina della solidarietà si è messa in moto anche a Trepuzzi, grazie all'associazione di volontariato "Lorenzo Risolo" che ha lanciato l'iniziativa "for Ukrainian kids" per portare beni di prima necessità al confine della Polonia, da consegnare poi ai bambini ucraini.

Chetta: «Non potevamo non aiutare i bimbi in fuga dalla guerra»

«Siamo abituati a lenire le ferite dei piccoli che lottano contro il cancro, mai ci saremmo immaginati di dover essere al fianco di bambini che lottano per la vita a causa di una guerra e di bombe che cadono anche sugli ospedali pediatrici - ha detto Sonia Chetta, presidente dell'associazione -. La nostra associazione esiste per dare aiuto ai piccoli che soffrono, è ciò che facciamo ogni giorno, e cercheremo di esserci anche per questa assurda realtà che sta portando tanto dolore. Abbiamo lavorato giorno e notte per portare avanti questa missione speciale, certamente impegnativa dal punto di vista pratico e soprattutto morale, ma non potevamo non aiutare i bambini ucraini in fuga dalla guerra».

La raccolta dei beni poi il viaggio sino a Przemysl: il bus tornerà nel Salento con i bimbi

Dopo la raccolta dei beni di prima necessità, nella giornata di ieri è partito l'autobus con destinazione Przemysl, in Polonia, al confine con l’Ucraina, carico di aiuti, latte, biscotti, pannolini e tanti altri prodotti per l’infanzia, ma anche giochi, disegni e pennarelli che cercheranno di far dimenticare - almeno per qualche minuto - la terribile guerra che si sta consumando nel territorio ucraino.

Oltre 5mila chilometri per 44 ore di viaggio piene di speranza per un futuro migliore e in pace. Ma non è finita qui. Perché una volta consegnati i beni di prima necessità, il bus sarà utilizzato per portare in Italia bambini bisognosi di aiuto, per dare loro una nuova vita, purtroppo lontano dalla loro casa, ma - si spera - con maggiore serenità.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Marzo 2022, 16:41
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