Spiagge prese d’assalto dai bagnanti, caos parcheggi a Sabaudia

Spiagge prese d’assalto dai bagnanti, caos parcheggi a Sabaudia

di Ebe Pierini e Sandro Gionti
Ore otto del mattino, lungomare di Sabaudia che è già un interminabile serpentone di auto. Ormai la gente ha imparato che se non si alza all’alba quel tanto agognato posto al sole sulla spiaggia della celebre località balneare pontina non lo conquista. Anzi si rischia di vagare a vuoto, in eterno, alla ricerca di un parcheggio che nemmeno un miracolo farà materializzare. Se sabato, causa pioggia, la situazione è stata tranquilla e su lungomare e spiaggia non c’era pressoché nessuno, ieri la situazione si è capovolta.

Stabilimenti balneari presi d’assalto nonostante i prezzi che quest’anno hanno subito una decisa impennata. In diversi sono state segnalate situazione di assembramenti di persone e assenza di rispetto del distanziamento sociale. Scene già viste nei precedenti week end. Non è andata meglio sulla spiaggia libera dove spesso le distanze anti covid sono state rispettate.

Un vero e proprio carnaio con gente che scende in spiaggia munita di ombrelloni, gazebi, lettini e vi si stabilisce in pianta stabile fino a sera. Per non parlare della maleducazione dilagante che porta molti a parcheggiare le auto sulla dune, in divieto di sosta e in curva creando ingorghi della circolazione per di scendere in spiaggia. Ieri giornata di super lavoro per la Polizia Locale di Sabaudia che ha elevato decine di multe.

La chiusura dei parcheggi di scambio quest’anno ha di molto peggiorato la situazione sebbene il Comune sia corso ai ripari istituendo due parcheggi gratuiti a Campo di Marte e nei pressi dell’arena del mare. Il fatto è che, nonostante si sia giunti al primo weekend di luglio, ancora non vi sono soluzioni per questo assalto non regolamentato.

La Regione Lazio ha stanziato ben 334.459 euro a favore del Comune per la messa in sicurezza delle spiagge libere e per il contenimento del coronavirus ma, ad oggi, non si sono visti interventi sostanziali. La tanto decantata app della quale si era preannunciata la partenza il week end appena terminato non è ancora partita. Dei famosi kit di distanziamento ancora neanche l’ombra. Di steward che controllino il distanziamento sulla spiagge non sono pervenute notizie. E, nel frattempo, ci si affida all’autogestione e al buonsenso dei cittadini che spesso è latitante. 

Anche a San Felice Circeo, che dalla Regione Lazio riceverà un contributo di 100.000 euro per la gestione delle spiagge libere, nonostante la situazione di affollamento della spiaggetta del porto, non è ancora partita la app. Una cosa è certa: le misure vanno prese quanto prima perché non si può pensare di arrivare ad agosto affidandosi alla buona sorte.

NEL SUD PONTINO
Superaffollamento e problemi di distanziamento non rispettato ieri su molte spiagge, libere e non, di Gaeta, Formia, Scauri e Marina di Minturno. Tenuti lontani sabato mattina per la pioggia battente dai lidi del Golfo, migliaia di bagnanti si sono riversati ieri, col sole a picco, sugli arenili gaetani di Serapo, Ariana, Arenauta, Fontania, Scissure e Sant’Agostino, su quelli formiani di Vindicio, Gianola e Santojanni e su quelli di Scauri e Marina di Minturno, da Monte d’Oro a Monte d’Argento. Sulle spiagge libere di Gaeta molti bagnanti, residenti e non, hanno trovato il tutto esaurito già nelle prime ore della mattinata di ieri e sono stati costretti a tornare indietro, a cercare alternative differenti. Nonostante le norme sul distanziamento sociale, su gran parte delle spiagge si sono registrati assembramenti convulsi. E degli steward nemmeno l’ombra. Pochi a Gaeta, ancora nessuno operativo a Formia, Scauri e Minturno, dove i bandi sono partiti in ritardo.

Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ha diffuso ieri una nota, in cui richiama «i gestori delle attività commerciali e di intrattenimento al rispetto dell’applicazione delle misure previste per il contenimento e la prevenzione della diffusione del Covid 19» ed al contempo invita i concittadini e gli ospiti estivi «al rispetto delle norme sul distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine nei luoghi chiusi, al cui riguardo il comando di polizia locale sta attuando degli specifici servizi di verifica e controllo». Ma non è stato il solo problema evidenziato in questa prima domenica di luglio sulle spiagge e nelle zone adiacenti.

A Gaeta vigili urbani in azione sulla Flacca, alle spalle di stabilimenti balneari e spiagge libere, per centinaia di auto parcheggiate in zona vietata. «Preferisco pagare una multa di 30 euro e trovare comunque un parcheggio vicino alla spiaggia, sia pure in punti non consentiti, che mi permetta di trascorrere una giornata al mare», ha commentato più di un automobilista contravvenzionato dalla polizia municipale.

Resta comunque insoluto, d’estate, il problema della sosta lungo tutto il percorso della Flacca, da Sperlonga a Gaeta, fino a Formia e ancora oltre. Una situazione che le amministrazioni dei Comuni costieri devono affrontare con rapidità e concretezza. Altro problema quello dei rifiuti abbandonati. A Gaeta il problema sta diventando serio, sia in centro che in periferia, ed è sicuramente un brutto colpo all’immagine e al decoro della città.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Luglio 2020, 08:40
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