Latina ricorda David Sassoli, «Dobbiamo continuare ad abbattere muri»

Latina ricorda David Sassoli, «Dobbiamo continuare ad abbattere muri»

di Vittorio Buongiorno

Anche Latina ricorda il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli morto nella notte ad Aviano, in provincia di Pordenone, dove era ricoverato. A Latina è venuto tante volte e tante volte, da giornalista, si è occupato della nostra città, come nel 1997, quando la "sua" trasmissione, Cronaca in diretta, raccontò la triste storia di Roberta Pagani, la bimba di 4 anni falciata e uccisa mentre attraversava via Lunga da un pirata della strada. O quando - da presidente dell'Associazione Stampa romana - partecipò nel 2006 al convegno "Il giornalista tra incertezza e realtà" organizzato da Assostampa pontina.

E poi nel 2009, quando stava per cominciare la sua avventura di parlamentare europeo, quando parlò di quello che stava accadendo a Fondi. «Stavo studiando la mappa della mia circoscrizione - disse - e ho visto che in provincia di Latina c'è un comune che ci auguriamo sarà sciolto per infiltrazioni mafiose. Ho mandato un sms a Roberto Saviano e lui mi ha risposto dicendo che ci andremo insieme». Ma all'epoca il Consiglio dei ministri non accolse mai la proposta di scioglimento avanzata dall'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Il presidente del Parlamento Europeo doveva tornare a Latina ad ottobre. Il sindaco di Latina, Damiano Coletta, l'aveva invitato alla conclusione della sua campagna elettorale. Ma le sue condizioni di salute l'avevano costretto a rinunciare. Questa mattina il sindaco del capoluogo pontino lo ha ricordato con un tweet.

«Era una persona perbene - ha scritto Coletta - umile e competente. Ha saputo rappresentarci in Europa con stile e con educazione, mai sopra le righe e convinto assertore dei valori della libertà, dell'uguaglianza, dell'inclusione e della tolleranza. Che possa riposare in pace». Proprio per ribadire questi valori aveva voluto essere a Latina nel 2019 per l'inaugurazione del Monumento all'Inclusione, la scultura realizzata da Giovanna Campoli,  installata a parco San Marco e dedicata a Eunice Kennedy Shriver, fondatrice del programma sportivo internazionale dedicato ad atleti con disabilità intellettiva Special Olympic.

Quel giorno, tra i ragazzi di Special Olimpic e davanti ad Samuel Kennedy Shriver, nipote della sorella di JFK, invitato da Comune e Fondazione Varaldo Di Pietro, Sassoli volle ribadire quale è il compito della politica e dell'Europa: «Dobbiamo continuare ad abbattere muri, abbiamo iniziato 30 anni fa con il muro di Berlino, ma sono tanti quelli ancora da abbattere, quelli dell'intolleranza, dell'inclusione, abbiamo la necessità di rimettere al centro le persone, soprattutto quelle con difficoltà». 

«In Europa - disse a parco San Marco - abbiamo bisogno che tutto questo venga sostenuto anche con il bilancio dell'Unione Europea».

Quel giorno chiese «a tutte le forze politiche italiane di sostenere il Fondo sociale europeo» spiegando che tante esperienze poossano continuare ad essere utili «solo se hanno risorse, l'Unione europea deve sentirlo come un dovere morale».

Questa mattina il suo staff ha voluto ricordarlo sul profilo Fb: 
«Per il Presidente del Parlamento europeo, per il politico Sassoli, per l'uomo David nella sua dimensione privata, alla base di ogni azione, di ogni comportamento, di ogni scelta erano, assai ben saldi, i valori umani di riferimento: lealtà, coerenza, educazione, rispetto.
In questo momento così triste per tante e tanti cittadini italiani ed europei resta, intatta, la forza dei suoi insegnamenti e delle sue indicazioni: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità.
Principi personali così profondi da plasmarne, con tratto inconfondibile, anche la pratica e probabilmente la stessa teoria dell'agire politico.
Principi semplici quanto assolutamente inderogabili, da cui non deflettere in alcun caso.
Per nessun motivo».


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Gennaio 2022, 10:33
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