Latina, Coletta scioglie la riserva: «Mi ricandido
e dico no alle primarie del Pd»

Latina, Coletta scioglie la riserva: «Mi ricandido e dico no alle primarie del Pd»

di Vittorio Buongiorno

«Ho deciso, mi ricandido». Ieri Damiano Coletta ha sciolto la riserva e annunciato l’intenzione di ricandidarsi a sindaco di Latina. «Sono stati anni molto, molto impegnativi e volevo pensarci bene, adesso ho deciso e ho dato la mia disponibilità al movimento». L’obiettivo è non disperdere quanto è stato fatto da Latina Bene Comune dal 2016 ad oggi. «In questi anni siamo usciti da un sistema clientelare e abbiamo messo fondamenta solide, il libro è stato cambiato» dice Coletta. «Ma soprattutto noi siamo cambiati, questi anni sono serviti a me e a tutti gli altri della squadra, abbiamo studiato e abbiamo messo a frutto il lavoro e anche gli errori che ovviamente abbiamo commesso. Abbiamo sviluppato un metodo che funziona e che ci ha consentito di avere una serie di vittorie sul piano amministrativo, come l’ultima sentenza del Tar che ha giudicato legittimo l’accordo quadro sull’asfaltatura delle strade, e il proscioglimento da parte del gip per la variante Q3».

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LE INTESE FUTURE
«So bene che non si governa soltanto con la legalità, ma quella è una condizione sine qua non - dice Coletta - per questo ora ci apriamo al dialogo con tutti quei partiti che hanno preso le distanze da coloro che amministrando la città in passato l’hanno portata al punto in cui era, quando si governava con un sistema clientelare». L’apertura è, come più volte ha detto Coletta «ai moderati di centro, al Pd e anche ai 5 Stelle». Perché «questo drammatico presente è una sfida che va vinta con tutte le energie positive e responsabili che devono scendere in campo per sconfiggere strumentalizzazioni, pregiudizi, ignoranza. Ragionando in termini di collettività e di bene comune, mettendo al centro l’equità, per costruire una Latina libera». Un mix tra movimento civico e partiti, dunque, anche se la strada del dialogo appare complicata. Il Pd dopo aver detto che non accettava la ricandidatura di Coletta, ha detto che al massimo poteva dire sì alle primarie.

Ma su questo il sindaco ha risposto picche. «Le primarie non le farò, sono primarie del Pd». Della serie: se proprio le vogliono se le facessero da soli. Sa bene Coletta che una fetta dei Dem sta già dalla sua parte e non con i vertici provinciali del partito che in Provincia hanno partorito una allenanza e una maggioranza con Fratelli d’Italia e Forza Italia.


GLI ERRORI
Certo in questi quattro anni molte cose potevano essere fatte meglio. «Con umiltà vanno ammessi gli errori - dice Coletta - ma abbiamo dovuto gestire una complessità enorme. Ora però l’esperienza l’abbiamo fatta. Siamo pronti per il futuro. La fase uno dell’emergenza covid è stata emblematica di come abbiamo saputo dare risposte nei tempi giusti e in modo equo perché la politica deve saper ragionare in termini di collettività e bene comune». Secondo Coletta anche l’entrata a regime dell’accordo quadro per lo sfalcio del verde sta mostrando i suoi frutti: «Ci abbiamo messo 4 anni per arrivare a uno sfalcio puntuale, troppo tempo, lo ammetto. Ma le cose si stanno risolvendo una dopo l’altra, come l’intesa con Sabaudia per il porto canale di Rio Martino. E lo stesso accadrà con cinitero e piscina». Una delle cose di cui va più orgoglioso è la riconversione della pubblica illuminazione. «Eravamo la diciassettesima peggior città italiana per inquinamento luminoso, superavamo i limiti di 300 volte, adesso abbiamo oltre novemila nuovi punti luce led in gran parte del capoluogo»
Ma c’è anche Teatro che Coletta ha trovato chiuso (dal commissario Barbato), che ha provato a riaprire ma ha dovuto di nuovo chiudere e ancora non è riuscito a riprire. «Ma lì abbiamo dovuto fare lavori che erano attesi da 30 anni, perché il Tweatro non ha mai, sottolineo mai, avuto l’agibilità». E anche su Abc e sulla raccolta differenziata Coletta ammette che si doveva fare prima. «Ma ora ci siamo, il porta a porta sta per partire e sarà una rivoluzione».
Un pensiero anche all’emergenza Covid. «Sono preoccupato, dobbiamo rispettare le regole e dobbiamo far di tutto per aiutare le categorie in difficoltà. Ma sia chiaro, non è accettabile quello che è accaduto in piazza anche a Latina. Dove la manifestazione pacifica è stata inquinata e infiltrata da quel branco di persone incivili. Questo non lo accetteremo mai».


Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Novembre 2020, 09:38
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