Nella struttura sanitaria, convenzionata con la Regione Lazio, c’è di fatto un “link epidemiologico” che va ad aggiungersi a quelli individuati in questo periodo nel territorio della provincia. Questo, però, è uno dei più pericolosi, perché nei vicini Castelli Romani sono state proprio le residenze sanitarie assistenziali, le case di riposo e altre comunità socio-assistenziali i principali focolai di diffusione della malattia. Nella struttura - al momento - entra solo chi ci lavora e che non potrà tornare a casa per evitare potenziali contagi. Sono stati 93 i tamponi già effettuati e si attendono altri esiti
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Va considerato, inoltre, che spesso in queste strutture si trovano persone anziane, particolarmente esposte ai rischi del Covid 19. La situazione è precipitata nel tardo pomeriggio di ieri, quando dopo l’esecuzione dei tamponi sono arrivate, una dopo l’altra, le conferme di casi positivi. Otto, tutti insieme, nella stessa struttura, finora non si erano mai verificati e inizialmente si parlava addirittura del doppio di contagi. Dal poco che si apprende i pazienti sono in buone condizioni, è scattato il piano predisposto dalla Asl e si è deciso di trasferirii al “Santa Maria Goretti” nei reparti attrezzati per il Covid 19.
I controlli della Asl
Proprio oggi la Asl aveva segnalato ai Comuni di Aprilia, Lenola, Sezze e Sabaudia irregolarità in sette case di riposo, chiedendo ai rispettivi sindaci di adottare i provvedimenti di conseguenza e mandando i fascicoli anche ai carabinieri del Nas. «I rilievi - aveva reso noto la Regione Lazio - sono relativi al numero degli ospiti superiori a quanto autorizzato e al fatto di ospitare persone non autosufficienti».Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Aprile 2020, 09:47
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