Latina, in vista dell'estate parola allo scienziato: «Acqua di mare e piscine sicura, ma attenzione agli assembramenti»

Latina, in vista dell'estate parola allo scienziato: «Acqua di mare e piscine sicura, ma attenzione agli assembramenti»

di Laura Pesino
Il punto della situazione sul Coronavirus insieme a Ennio Tasciotti, direttore del Centro di Medicina rigenerativa e nanotecnologie a Houston, «orgoglio della nostra città». Il sindaco di Latina Damiano Coletta lo ha “incontrato” in videoconferenza trasmettendo la diretta sulla pagina Facebook istituzionale del Comune. Tasciotti, che dall’inizio dell’emergenza si è messo a disposizione fornendo tutto il supporto possibile nella comunicazione, sgombera subito il campo dalle fake news: il Covid non è stato creato in laboratorio: «Questo virus – spiega - ha la capacità di cambiare e adattarsi al proprio ospite. Dal ceppo iniziale se ne sono generati altri e si contano ad oggi una cinquantina di mutazioni. Un lavoro recente ha identificato mutazioni che hanno una capacità di infettare anche 270 volte più elevata di altri ceppi». Un dato che ovviamente complica la situazione. Nessuna meraviglia dunque se i virologi non riescono a dare informazioni univoche. «La realtà è che questa storia – aggiunge – la stiamo scrivendo ogni giorno nei laboratori. La nostra è una rincorsa alla mutazione».

Poi un accenno alla diffusione: aria, acqua, superfici, di cosa dobbiamo preoccuparci? «E’ un virus respiratorio – risponde – La principale forma di contagio è attraverso le goccioline di saliva trasmesse quando respiriamo, parliamo o starnutiamo. In tutti questi casi la quantità è minima, ma dipende da quanto virus si potrebbe accumulare in ambienti affollati o dove c’è poco ricircolo d’aria: quante più dosi entrano nel nostro corpo tanto minore è la capacità difensiva dell’organismo».

Attenzione invece alla superfici non organiche, dove può accumularsi per giorni. Un messaggio rassicurante arriva però per l’estate: «Per quanto riguarda le piscine la presenza del cloro inibisce la presenza del virus, mentre in mare il sale diminuisce la capacità infettiva, ma bisogna prestare attenzione agli assembramenti».

Altri punti toccati: terapie e vaccini. Tasciotti spiega che sviluppare un nuovo farmaco non è un affare da poco, ci vogliono anche dieci anni. I primi retrovirali contro Hiv e Sars o il farmaco contro la malaria, su cui c’era molta speranza, non funzionano per tutti e spesso hanno effetti collaterali, mentre funziona il tocilizumab che agisce però sulla formazione di coaguli del sangue. Quanto al vaccino, se ne stanno sperimentando almeno 50 nel mondo «ma non sappiamo quando arriverà e che tipo di immunità potrà garantire».
Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Aprile 2020, 17:10
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