Vaccino libero in Puglia, da oggi iniezioni (una ogni tre minuti) senza prenotazione: ecco chi può farlo

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di Diodato Pirone

Vaccino libero, finalmente. In Puglia da oggi ci si può proteggere dal Covid senza prenotazione ma semplicemente presentandosi ad un centro di somministrazione. Per la prima volta in Italia chi ha 79 anni, ovvero i nati nel 1942, possono farsi somministrare il farmaco recandosi presso un punto di vaccinazione solo con la tessera sanitaria. Domani in Puglia la vaccinazione libera sarà "riservata" ai nati nel '43 e così via ogni giorno fino fino ai nati nel 1961.

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La giornata

Questa mattina in tutta la Regione si registra un afflusso regolare, senza file e disagi. Anche perché la Puglia  in collaborazione con molte altre amministrazioni ha aperto altri 50 punti di vaccinazione che sono stati ben riforniti di vaccini soprattutto AstraZeneca che sono facili da conservare in frogorifero.  Domani, come detto, il vaccino libero toccherà ai nati nel 1943 (ma potranno presentarsi anche quelli del '42) e così via per tutti i giorni delle prossime settimane fino a raggiungere i sessantenni nati dunque nel 1961.

 

Secondo la Regione l'operazione è stata preparata con molta accuratezza. Innanzitutto la Puglia dispone di una cospicua scorta di vaccini soprattutto AstraZeneca: oltre 200.000 dosi a stamattina. Poi, i centri vaccinali sono molto diffusi sul territorio, ce n'è uno anche in un bellissimo museo, il Sigismondo Castromediano in viale Gallipoli a Lecce. E stamattina come detto hanno aperto i battenti altri 50 punti in tutta la Regione con tanto di taglio di nastro per quello inaugurato nella Scuola Volontari dell'Aeronautica Militare di Taranto (il quarto in quella città dopo il PalaRicciardi, la sede della Facoltà di Medicina nell'ex Banca d'Italia e la palestra della
scuola Renato Moro).

Il "modello" Puglia

E non è finita.

Una settimana fa una circolare dell'assessorato alla Sanità ha "dettato" nuove regole di ingaggio ai direttori generali delle Asl pugliesi: centri vaccinali aperti 12 ore al giorno e un ritmo di 18 vaccinazioni l'ora (una ogni tre minuti)  per ogni punto di somministrazione aperto.

Il "modello Puglia" (il cui assessore alla Sanità è il virologo Pier Luigi Lopalco) affianca il vaccino "libero" a quello "prenotato". La linea delle prenotazioni soprattutto per i fragili (ovvero persone con malattie serie) non viene abbandonata. Anzi. Il risultato è per certi aspetti stupefacente: sabato in Puglia sono state registrate 24.000 somministrazioni, livello riservato a Regioni più popolose, e ora si punta a quota 40.000 al giorno. In alcuni centri di vaccinazione, come quello del quartiere Japigia a Bari, la Regione oltre alle prenotazioni ha messo a disposizione locali adeguati ai medici di famiglia affinché vaccinassero  i loro pazienti con malattie croniche o severe e il risultato è stato di massima soddisfazione sia dei professionisti che dei pazienti

Non resta che osservare questo esperimento per verificarne punti di forza e di debolezza perché fra qualche settimana, quando i vaccini saranno abbondanti, potrebbe essere replicato un po' in tutt'Italia.


Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Aprile 2021, 09:04
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