Guerra nucleare, le truppe Nato si addestrano a Rieti nella base Nubich (la più vasta d'Europa)

Nel capoluogo sabino si "formano" i militari anche per l'emergenza Covid

Minaccia nucleare, le truppe Nato si addestrano a Rieti nella base Nubich (la più vasta d'Europa)

di Fabrizio Colarieti

Ucraina, le minacce di guerra nucleare di Mosca riecheggiano da Kiev a Rieti, analizzate fino all'ultima virgola nella più vasta base militare europea costruita per addestrarsi a fronteggiare attacchi nucleari, batteriologici o chimici. Una base in prima linea anche nel "formare" personale schierato contro la pandemìa di Covid, ma adesso chiamata a fonire il massimo sostegno alle forze armate italiane e della Nato. 

Nubich: qui si impara a difendersi da un attacco nucleare



Rieti, porte aperte alla Scuola Interforze per la Difesa Nbc
Rieti, Difesa Nbc: team a confronto in scenari civili e militari

A Rieti è stata costruita oltre venti anni fa una cittadella in cui esorcizzare con i fatti e non solo con le preghiere le nostre peggiori paure. E' un capoluogo vero, in scala 1/1, compresa una stazione ferroviaria e una della metro e persino un intricato sistema fognario sotterraneo: si chiama Nubich (Nucleare, biologico, chimico), è scritto anche sul cartello stradale. Qui si impara a muoversi in scenari che purtroppo sono divenuti reali in tutto il mondo con la diffusione del Covid-19 e che si spera non diventino tali sul fronte nucleare, il più temuto.

In Europa è l'unica base di queste dimensioni, ma non è solo dall'Europa che forze armate e associazioni civili vengono a Rieti ad addestrarsi per fronteggiare i peggiori scenari. 





Qui sono in servizio i professionisti della Scuola interforze  per i quali tute, guanti e maschere ad alta protezione sono pane quotidiano. Le indossano decine di volte, ogni anno, addestrandosi a difendersi in ambienti ostili, non solo in caso di potenziali minacce e nemici tradizionali ma, anche, per il rischio legato all’impiego di agenti nucleari, biologici, chimici e radiologici. E sono proprio queste quattro parole, legate insieme, a formare l’acronimo “Nbcr” che contraddistingue una élite di militari italiani, altamente specializzati, in questo settore.
 

 



LA SCUOLA "NBC" DI RIETI 

A formare questi uomini è una Scuola Interforze che si trova a Rieti, all’interno della “Attilio Verdirosi”, una caserma fortificata (in parte è racchiusa tra le mura medievali del capoluogo sabino) che ogni anno specializza a fronteggiare queste minacce, un migliaio di uomini e donne, soldati nazionali e delle forze Nato, ma anche personale delle forze dell’ordine (compresi i corpi speciali), operatori sanitari di 118 e Croce Rossa. La formazione offerta dalla Scuola - che ha in forza poco più di 200 uomini effettivi, oggi al comando del generale di brigata Riccarbo Fambrini - si articola su tre diversi livelli: basica, avanzata e specialistica nel settore “Nbcr”. Di questi corsi, tre sono in lingua inglese e destinati ai molti Paesi che inviano i loro uomini a specializzarsi a Rieti.



LA CITTA' 

In appoggio alla caserma, dove si seguono i corsi teorici, la Scuola ha a disposizione anche una maxi area addestrativa “Nubich” (NUcleare, BAtteriologica CHimica) che si trova nell’ex aeroporto militare di Rieti. Nata nel 2002, è la città in cui dove vengono simulati scenari diversi: una stazione della metropolitana a grandezza naturale (con tanto di vagoni), una ferrovia con un tratto di strada ferrata e sopra un treno - vero - e duecento metri di cunicoli che riproducono una vera e propria rete fognaria, interrata e allagabile.

Un "parco da addestramento" vasto come venti campi da calcio che in Europa ha un solo gemello, a Porton-Down, vicino a Salisbury in Inghilterra, ma con dimensioni inferiori. Un luogo dove è possibile simulare realisticamente un attacco nucleare o terroristico impiegando decine di uomini e mezzi.



EMERGENZE IN TEMPO DI PACE: IL "DUAL USE"

Gli uomini della Verdirosi non si sono tirati indietro quando, la Asl di Rieti, nei giorni dell’emergenza Coronavirus, gli ha chiesto assistenza per allestire un Covid Hospital nella residenza per anziani “Santa Lucia”, a nemmeno cento metri dalla loro caserma e che ha registrato molti casi di contagio.

Sono entrati in azione con i loro equipaggiamenti, impiegati in un compito che, in gergo militare, è chiamato “dual use”, vale a dire la capacità delle forze armate di prestare la propria opera, in tempo di pace, a favore della popolazione.

Così era stato anche la notte del 24 agosto 2016 quando i militari della Scuola Nbc avevano raggiunto Amatrice, il comune del Reatino devastato dal sisma. Uno sforzo che nel 2018 è valso alla bandiera della Scuola Interforze la Croce d'Oro al Merito dell'Esercito.

In azione in particolare gli uomini altamente specializzati del 7° reggimento Cbrn “Cremona” di Civitavecchia, di casa a Nubich, che nei mesi scorsi hanno sanificato migliaia di edifici, comprese 337 chiese della Capitale in vista della riapertura dei luoghi di culto.



NUOVE SFIDE E COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI

Tra gli impieghi dei militari specializzati in difesa Nbc si sono aggiunti, nel corso degli anni, ulteriori compiti: vedi gli interventi legati a rifiuti tossici e a incidenti ambientali (come l’esplosione di una fabbrica che produce sostanze chimiche) ma anche, per rimanere nel campo delle ostilità, degli attentati di matrice terroristica con l’uso di gas, come il Sarin (già impiegato nell’attacco alla metropolitana di Tokyo, nel 1995), o, ancora, l’Antrace.

“A nuova offesa nuova difesa”, recita il motto della Scuola interforze di Rieti. Nascono proprio da questa evoluzione dei rischi, una serie di collaborazioni, come quella con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che conta nuclei Nbcr; o, ancora, con l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), con l’Università di Tor Vergata e con l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw).


Molti i corpi militari, aderenti alla Nato o al Partenariato per la Pace della stessa Alleanza Atlantica, inviano a Rieti i propri militari a specializzarsi. Arrivano dai Paesi Bassi, dalla Norvegia, dal Canada. La cittadella di Nubich in passato è stata sfruttata anche per la simulazione di attentati terroristici nelle metropolitane e il successivo intervento dei nuclei speciali di Polizia e Carabinieri (Nocs e Gis); o ancora per quella di raid ad alto rischio per la liberazione di ostaggi all’interno di un supermarket. I corpi speciali, anche quelli di Esercito e Aeronautica (come i subacquei e gli incursori del Comsubin), si sono addestrati, nella piccola rete fognaria di cui è dotata la cittadella, al ritrovamento di un laboratorio chimico clandestino, alla presenza di materiale radioattivo destinato al confezionamento di una bomba.

RISCHIO CONTAMINAZIONE? SI ANALIZZA L'ARIA

Nella stessa base è operativa l’Area Control Center (ACC), una sala operativa nazionale di “warning and reporting” per il rischio Nbcr e dalla quale si monitora l’Italia e l’Europa, grazie a una serie di centraline sparse su tutto il territorio nazionale, in Portogallo e nell’est Europa. Si tratta di sensori in grado di rilevare, attraverso un’analisi dell’aria, se c’è stato un incidente nucleare e, quindi, di allertare le strutture di difesa e soccorso. Un’attività, quest’ultima, alla quale è stata dedicata, nel dicembre del 2019, anche una specifica esercitazione, la "Information Exchange Event '19" e a cui hanno preso parte forze Nato e gli analoghi centri di Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria e Slovacchia, oltre ai reparti di Esercito, Marina e Aeronautica. Una simulazione che, spiega la Scuola nel suo sito, è servita a testare “la capacità dei centri di segnalazione degli allarmi a diffondere/scambiare le informazioni relative alla diffusione di contaminazione di sostanze biologiche, chimiche e radiologiche, con particolare riferimento agli incidenti di tipo transfrontaliero”.

IL GIUDIZIO UNIVERSALE

Da ricordare infine l'ottimo rapporto fra Nubich e la stessa Rieti: nel 2016 alla scuola interforze è stata data la cittadinanza onoraria reatina. Inoltre sono frequenti i rapporti legati a temi culturali grazie alla Sala museale dei materiali Nbc e agli spettacolari Chiostro della Beata Colomba e Oratorio di San Pietro Martire, che conserva il prezioso ed imponente affresco del Giudizio Universale, realizzato nel XVI secolo da Bartolomeo e Lorenzo Torresani, custodito all’interno della Scuola​. Secondo numerosi critici, pur fatte le debite proporzioni. è secondo solo a quello della Cappella Sistina. Con la speranza che il giudizio inversale non sarà mai quello seguito all'uso di armi nucleari.


Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Marzo 2022, 10:18
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