Torino, truffa del finto carabiniere: in carcere nomadi sinti per furti a ultraottantenni

I due si trovavano già in cella per aver rubato nell'abitazione di un'anziana monili in oro del valore di 10mila euro. Ora sono accusati di altre tre rapine

Truffa del finto carabiniere: in carcere nomadi sinti per furti a ultraottantenni

Entrava in casa degli anziani e li truffava con la tecnica del finto carabiniere, mentre il figlio controllava che non arrivasse nessuno e apprendeva «l'arte del mestiere». Per questo motivo gli agenti della squadra mobile di Torino hanno eseguito una nuova misura cautelare a carico di un 54enne e un 25enne, nomadi di etnia sinti, entrambi già in carcere per aver rubato nell'abitazione di un'anziana monili in oro del valore di 10mila euro. Ora sono accusati di altri tre tentativi di furto, a cavallo tra febbraio e marzo, tutti a danno di vittime ultraottantenni, a Torino e a Rivoli.

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Secondo quanto riferito dalle indagini, il modus operandi era sempre lo stesso. Il padre si fingeva carabiniere e, con la scusa di verificare eventuali furti in abitazione, carpiva la fiducia degli anziani proprietari di casa per poi fuggire con soldi e gioielli sull'auto guidata dal figlio, che faceva da palo.

I due erano stati arrestati in seguito a un furto, messo a segno a ottobre nel quartiere Mirafiori ai danni di una coppia di anziani, grazie anche all'apparato di registrazione audio/video a controllo remoto presente nella loro abitazione. Le successive indagini hanno permesso agli investigatori di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti dei due in merito ad altri colpi analoghi.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Aprile 2022, 17:49
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