“Ti amo ancora" a Torino: svelato il mistero della maxi scritta in piazza San Carlo: ecco chi sono gli autori

La band torinese Eugenio in via Di Gioia rivendica la paternità della gigantesca scritta apparsa a Torino

Ti amo ancora" a Torino: svelato il mistero della maxi scritta in piazza San Carlo: ecco chi sono gli autori

Ci sono volute 6 ore di lavoro e migliaia di gessetti per comporre la gigantesca dichiarazione d'amore comparsa a Torino in piazza San Carlo. Il mistero del romantico messaggio è stato risolto dagli stessi autori con in testa la band torinese Eugenio in via Di Gioia che sui social rivendica la paternità di quel «Ti amo ancora» assicurando che «la pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti». Intanto il messaggio composto nottetempo da oltre un centinaio di persone è stato lanciato «in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d'amore». Nessuna operazione di marketing spiegano nel post, ma un appello ambientalista: «Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato».

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«Qualcuno ha urlato allo scandalo contro la città. Qualcuno non vedeva l'ora di puntare il dito contro i soliti vandali.
Qualcuno ha ipotizzato che fosse un'operazione di marketing di un grosso marchio.

Non è niente di tutto questo». Si legge nel post pubblicato dalla band Eugenio in via Di Gioia. «È la dichiarazione d'amore di oltre 150 persone - prosegue il post - che questa notte hanno condiviso 6 ore di partecipazione collettiva, di presidio artistico, di vita vera in una delle piazze più belle di Torino per fare esplodere il proprio sentimento d'amore. Con gessetti da scuola elementare. Scotch di carta e un metro da sartoria. Ti amo ancora. Una dichiarazione d'amore sincera. Una presa di coscienza proattiva verso una Terra che va curata. Verso un mondo economico, sociale e ambientale che va rivoluzionato. La pioggia, domani, laverà la scritta in pochi minuti. L’aria irrespirabile della nostra città, il consumo disastroso del nostro pianeta, l’inconsistente progetto di futuro per le nuove generazioni resteranno lì, sotto gli occhi di tutti, come da sempre, invisibili. Tutto questo non è più possibile. Siamo stati noi a gridare: ti amo ancora».


Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Marzo 2022, 19:02
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