Torino, la ragazza rom si ribella: «Non voglio vivere rubando». La sua famiglia a processo

Rinviati a giudizio il padre, gli zii e il nonno

La ragazza rom si ribella: «Non voglio vivere rubando». La sua famiglia a processo

Aveva chiesto aiuto ai carabinieri, raccontando di essere costretta dalla famiglia ad andare a rubare. E se non obbediva, erano botte, a volte a mani nude, altre con un bastone. Da quel momento erano partite le indagini ed ora, a Torino, alcuni membri di una famiglia rom andranno a processo.

Leggi anche > «Stuprata dal branco», la denuncia choc di una ragazzina 15enne. Arrestato un coetaneo

La vicenda era partita nel 2018, quando la ragazzina, allora 14enne, nata in Italia da genitori di etnia rom, aveva chiesto aiuto. «Non voglio più vivere rubando», aveva ammesso l'adolescente ai militari, abbassando lo sguardo per la vergogna. Quasi quattro anni dopo, la ragazza vive in una comunità protetta ed ha iniziato a frequentare la scuola.

Il padre, gli zii paterni e il nonno sono invece stati rinviati a giudizio con il reato di maltrattamenti. Gli uomini si sono difesi così: «Non è vero niente, è pazza come il padre che ha la schizofrenia paranoide, c'è anche un certificato medico che lo attesta».

Gli psicologi e gli psichiatri sono di diverso avviso: per loro la ragazza va seguita e aiutata. Abbandonata dalla madre quando aveva solo due anni, l'adolescente ha vissuto una vita sottomessa alla famiglia. Fino a quando non ha deciso di ribellarsi a quell'esistenza fatta di violenze subite e di furti, come da lei stessa rivelato: «Ho rubato in supermercati, alloggi e centri commerciali. L'ultimo furto l'ho fatto al negozio Scarpe & Scarpe al centro commerciale Le Gru, me lo ha imposto mia zia. Ero con mia cugina, abbiamo portato via 800 euro di merce. Se il valore dei furti era scarso, venivamo picchiate e umiliate di fronte a ragazzini che erano più bravi di noi a rubare». E ancora più drammatico il racconto del quotidiano: «Mi alzo, mangio, esco più volte per fare furti. Poi rientro, mi occupo delle faccende domestiche e vado a dormire». Una vita alienante, a cui la ragazza è riuscita a dire basta.


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Febbraio 2022, 12:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA