Arriva in Consiglio comunale, a Torino, il caso del figlio diciottenne del direttore generale di Gtt, l'azienda del trasporto pubblico locale, che si è messo alla guida di un bus senza patente postando il video sui social. In apertura della seduta odierna, la capogruppo di FdI Paola Ambrogio ha chiesto un approfondimento della vicenda.
«Sembra sia già stato assunto un provvedimento di sospensione - ha ricordato - che potrebbe portare al licenziamento di una dipendente», l'autista che ha concesso al ragazzo di fare un giro alla guida dell'autobus, che era senza passeggeri. «I destini delle persone coinvolte siano comuni e non sia solo la dipendente, ma anche i ruoli apicali eventualmente, a rispondere in egual misura se saranno accertate le dinamiche», ha aggiunto l'esponente di FdI. «Le colpe dei figli non ricadano sui padri, ognuno è responsabile dei propri atti» ha ribattuto il capogruppo della Lista Civica per Torino Silvio Viale ricordando, senza nominarlo, il precedente del caso del figlio dell'allora ministro Matteo Salvini.
«Le colpe dei figli non ricadano sui padri ma le responsabilità sì, chi sbaglia paga indipendentemente da ruolo e appartenenza politica - ha replicato il vicecapogruppo della Lega Giuseppe Catizone -.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2022, 11:54
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