Torino, il figlio del direttore della Gtt guida il bus senza patente. E poi ammette: «Non è la prima volta»

Il ragazzo, che è al terzo anno dell’Enaip e sogna di diventare un autista

Torino, il figlio del direttore della Gtt guida il bus senza patente. E poi ammette: «Non è la prima volta»

Guida il bus aziendale per le vie di Torino, senza avere la patente. Scoppia la polemica per l'accaduto, filmato in un video di 10 secondi risalente al 19 aprile e diventato virale sul web, che ha messo in imbarazzo Gabriele Bonfanti, direttore generale di Gtt. Nel filmato si vede il figlio 18enne, Samuele, sorridere mentre guida un bus dell’azienda di trasporto pubblico per le vie della città. Ad aggravare il tutto è il fatto che il ragazzo non fosse nè un dipendente nè avesse la patente. Il padre di Samuele si è autosospeso ed è stata istituita una commissione interna all’azienda istituita per verificare le responsabilità individuali. Al corriere della sera, il ragazzo incriminato, che è stato aiutato da una dipendente, ora a rischio licenziamento, dà la sua versione dei fatti. «Ci siamo dati appuntamento alle 4 di mattina. Eleonora era di turno sulla linea 51. Prima mi ha fatto fare due-tre prove al capolinea. Un metro, due, poi quel giro mentre tornava in deposito». 

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Il ragazzo, che è al terzo anno dell’Enaip e sogna di diventare un autista, ha raccontato di aver conosciuto la dipendente al capolinea del 19, tempo fa. Lui, amante da sempre del bus, aveva una divisa di scorta, una delle tante che l'azienda possiede come campioni in più. Oltre alla divisa, ha raccontato di aver guidato altre volte e di non essere l'unico ad averlo fatto, riferendosi ad un gruppo di appassionati come lui che, grazie a consocenze interne all'azienda, hanno provato "l'ebrezza" di guidare il bus. Al Corriere, il ragazzo si è detto molto dispiaciuto per il padre che non merita quanto sta attraversando per causa sua. E aggiunge: «Lui ha molti nemici, anche l'autista era complice» riferendosi alla dipendente che «Quel giorno mi ha incoraggiato e mi ha fatto provare più volte» rivela il 18enne. Samuele spiega che le foto che circolano sul web lo ritraggono al volante, ma non stava guidando, era fermo al capolinea. Lui, che spesso girava in divisa , è stato più volte nei depositi dei bus. Un via vai di cui qualcuno era a conoscenza: «Sicuramente Diamante, il capo della centrale Sis. Ma non mi sono mai fatto raccomandare per il mio cognome» spiega il ragazzo riferendosi al legame di sangue col direttore dell'azienda che non gli ha mai assicurato raccomandazioni, anzi, Samuele sottolinea che le spinte «Ci sono, ma non arrivano dalle scrivanie in alto. E non da mio padre». 


Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Aprile 2022, 13:44
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