No Green pass, il leader torinese ha il Covid: «Sto male, perché il governo non argina il virus?»

Tanta solidarietà (e suggerimenti di terapie) sul web, ma lui ribatte: "Non posso curarmi per sentito dire"

No Green pass, il leader torinese ha il Covid: «Sto male, perché il governo non argina il virus?»

Marco Liccione, leader dei no green pass di Torino e del movimento La Variante Torinese, ha il Covid. Lo ha annunciato lui stesso, spiegando anche: «Una volta guarito, rifiuterò il green pass».

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«Sono risultato positivo al tampone, ho qualche sintomo ma guarirò e tornerò a lottare per la democrazia e contro il vergognoso certificato sanitario», aveva spiegato Marco Liccione nei giorni scorsi - «Ho avuto un contatto con un positivo giovedì, ho fatto il tampone antigenico che era negativo ma un'amica farmacista mi ha detto che sono sicuri solo al 50%. Devo prenotare un molecolare ma in Piemonte non c'è più posto. I vaccini dovevano bloccare il virus, dicevano». Una chiara distorsione delle tesi degli infettivologi, che hanno sempre spiegato che il vaccino diminuisce, ma non azzera, la possibilità di contagiarsi, e che la reale efficacia è nel prevenire la malattia grave.

La situazione è poi volta al peggio col passare delle ore. «Non ho mai avuto brividi di febbre e tosse come ieri sera. Sto male, ho tutti i sintomi, per poter fare questa diretta ho dovuto prendere un Oki e una Aspirina» - ha poi spiegato in una diretta social Marco Liccione - «Dicono che se è Covid poi mi daranno il green pass, ma lo rifiuterò».

E quando i tanti follower, durante la diretta, gli propongono le soluzioni più disparate, ecco che il magico mondo delle terapie domiciliari tempestive sfuma miseramente. «Devo fare delle cure ben fatte, non posso farle per sentito dire», spiega Marco Liccione in risposta ai suoi follower.

Come tanti esponenti dei no green pass, anche Marco Liccione, da tempo vicino agli ambienti di destra, era finito al centro di polemiche per aver paragonato i non vaccinati agli ebrei deportati durante la Shoah. Oggi il leader dei no green pass di Torino insiste: «Le ultime decisioni del Governo Draghi, per contenere i contagi causati dal Covid, puntano a discriminare i cittadini, a generare un nuovo Apartheid, a causare una Shoah 2.0 e a mandare l' intero comparto sanitario al collasso».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Dicembre 2021, 14:30
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