Mauro finì in coma colpito da una bici: già scarcerata (dopo 17 giorni) l'unica maggiorenne del gruppo

Una serie di problematiche organizzative ha prodotto un ritardo nella messa in pratica del provvedimento

Mauro finì in coma colpito da una bici: già scarcerata (dopo 17 giorni) l'unica maggiorenne del gruppo

di Niccolò Dainelli

Lo scorso 8 febbraio cinque ragazzi sono stati fermati dai carabinieri per il lancio della bicicletta dai Murazzi, sul lungo Po di Torino, che portò al ferimento di Mauro Glorioso. Una svolta nelle indagini, avvenuta dopo che il 21 gennaio il giovane studente fu colpito da una bicicletta lanciata dalla balconata, mentre si trovava davanti a un locale sulla riva sottostante del fiume. E, a distanza di 17 giorni dalla disposizione dei giudici dei domiciliari con braccialetto elettronico, ecco che l'unica maggiorenne è stata scarcerata.

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Le indagini e il fermo

Le indagini, avviate subito dopo il ferimento del giovane, che si è svegliato dal coma dopo quasi due settimane, sono state condotte da una task force composta da carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia San Carlo che, da oramai più di un anno, monitorano i giovani orbitanti nel centro cittadino per contrastare il fenomeno delle baby gang. Per giorni i militari hanno analizzato minuziosamente le numerose testimonianze raccolte sul posto e nei giorni successivi e visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza cittadini e privati, oltre 120 telecamere e decine di ore di registrazioni, che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di responsabilità a carico dei 5 indagati. Dagli accertamenti è emerso che i giovani, giunti nei pressi del lungo Po Cadorna, dopo essersi affacciati dalla balconata, avrebbero preso la bici elettrica lanciandola di sotto senza un apparente motivo.

Si sarebbero poi dileguati dal centro cittadino utilizzando un mezzo della linea pubblica del Gtt con il quale avrebbero raggiunto il quartiere di provenienza. E, dopo essere stati identificati, è scattato il fermo. 

Scarcerata

A distanza di 17 giorni dall'ordinanza del tribunale del riesame, la ragazza maggiorenne che era stata arrestata, a Torino, è stata scarcerata. Lo scorso 24 febbraio i giudici avevano disposto i domiciliari con braccialetto elettronico, ma una serie di problematiche organizzative ha prodotto un ritardo nella messa in pratica del provvedimento. La giovane, assistita dagli avvocati Ugo Pellegrin e Federico Milano, era stata fermata dai carabinieri l'8 marzo insieme a quattro amici, tre dei quali minorenni.


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 19:58
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