Il Piemonte verso la zona gialla, Cirio: «L'80% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato»

Due nuovi casi di variante Omicron in Piemonte: sono madre e figlia, conviventi della provincia di Torino

Il Piemonte verso la zona gialla, Cirio: «L'80% dei ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato»

Il Piemonte con ogni probabilità da lunedì sarà zona gialla. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Alberto Cirio, che già sta lavorando a un'ordinanza per imporre l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto da venerdì prossimo. A determinare il cambio di colore è il parametro relativo all'occupazione ospedaliera. «Il rischio del passaggio in zona gialla è molto concreto - ha detto Cirio - poiché in base al decreto del governo che definisce il cambiamenti di colore tutto diventa automatico e noi diventiamo zona gialla perché sforiamo il parametro delle terapie intensive dove l'80% dei ricoverati non è vaccinato». «Essere in zona gialla - ha precisato Cirio - in termini pratici e operativi significa l'utilizzo della mascherina all'aperto e io non escludo di anticipare la misura dell'obbligo da venerdì con una mia ordinanza già domani dopo l'incontro nel pomeriggio con i prefetti, i presidenti di provincia del Piemonte, i sindaci dei comuni capoluogo e il direttore dell'Ufficio scolastico regionale per condividere con loro le misure da adottare nell'immediatezza».

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Intanto salgono a quattro in Piemonte i casi di variante Omicron.

Due quelli individuati oggi dall'Istituto di Candiolo. Si tratta di due donne, madre e figlia, conviventi della provincia di Torino. Entrambe vaccinate con due dosi, sono in buone condizioni di salute: la mamma di 55 anni è asintomatica, mentre la figlia di 20 anni è pauci-sintomatica. Entrambe erano risultate positive a un test antigenico rapido e al successivo test molecolare. «Le evidenze scientifiche attuali confermano che la maggior parte dei tamponi antigenici, e in particolare quelli usati in Piemonte, individuano i casi di positività anche in presenza di variante Omicron - sottolineano il professor Giovanni Di Perri, responsabile del Dipartimento Malattie infettive dell'Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, e la dottoressa Valeria Ghisetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia -. Resta fondamentale, però, il senso di responsabilità di ogni cittadino nel limitare le occasioni di contagio. La prudenza deve continuare a essere la regola guida di ogni nostra azione, oggi più che mai»


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Dicembre 2021, 22:25
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