Lo chef stellato Christian Milone in coma dopo un incidente: lo schianto in bici contro un'auto

Ha 43 anni, è cuoco della Trattoria Zappatori di Pinerolo dal 2006

Lo chef stellato Christian Milone in coma dopo un incidente: lo schianto in bici contro un'auto

di Daniele Molteni

I suoi più grandi amori sono la cucina e la bicicletta. E proprio mentre coltivava la passione per i pedali - che per sono stati in passato anche la sua professione - lo chef Christian Milone, 43 anni di Pinerolo, nel Torinese, è stato investito da un'auto ed ora è in coma farmacologico. Lotta in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cto di Torino.  Milone lunedì 6 giugno si trovava sulla strada provinciale 129 per Buriasco (Torino), vicino alla sua abitazione, quando è stato travolto.

Venezia, esce per un allenamento in bici da corsa: Angelo travolto e ucciso da un'auto

Trasportato in elicottero all'ospedale torinese, i neurochirurghi l'hanno sottoposto a un delicato intervento. Milone appartiene a una famiglia di ristoratori e dal 2006 è cuoco della 'Trattoria Zappatorì, sotto i portici di corso Torino, a Pinerolo. Molti i premi e riconoscimenti internazionali, tra tutti una stella della celebre Guida Michelin, conquistata nel 2016. Considerato un enfant prodige della cucina italiana, i fornelli non sono però la sua unica priorità: c'è anche il ciclismo. Alla bicicletta si era avvicinato ancora adolescente, per combattere l'obesità. E da lì la scalata fino al professionismo. «A quattordici anni avevo bisogno di trovare qualcosa che mi stimolasse a dimagrire - era solito raccontare di sé - e un giorno, di fronte alla Trattoria Zappatori, che era già dei miei genitori, passò una tappa del Giro d'Italia, la Pinerolo-Sestriere, vinta da Miguel Indurain».

Fu subito innamoramento: «Vidi questi ciclisti sfrecciare davanti a me con le loro biciclette futuristiche e me ne innamorai». Da lì la decisione di correre in bici, comunicata immediatamente ai genitori. «Nessuno - proseguiva il racconto - mi prese sul serio: d'altronde lo sport non faceva tanto parte del nostro dna. Quindi chiesi in prestito a un amico di famiglia la vecchia bici da corsa che teneva in cantina. Mi misi talmente d'impegno che in quattro mesi persi 25 chili. A quel punto i miei capirono che facevo sul serio e mi comprarono una bicicletta tutta mia». 

 

Pedalando Milone diventa così un ciclista professionista e nel 2002 corre anche il Giro d'Italia, come i suoi eroi di quando era ragazzo e aveva soltanto il coraggio di sognarlo. Le due ruote poi sono diventate un hobby, a cui però non rinunciava, e appena era fuori dalla cucina saliva in sella. «Ci siamo tanto amati, mi ha dato tanto - sono sempre parole sue - e io ho dato tanto a lei. Oggi è una presenza costante, con qualche momento di ritorno di fiamma». Sull'incidente stanno indagando i carabinieri della compagnia di Pinerolo, per ricostruire innanzitutto la dinamica dell'incidente


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Giugno 2022, 20:44
© RIPRODUZIONE RISERVATA