Caro energia, a Torino trasporto pubblico a rischio. Il sindaco Lo Russo: «Da soli non ce la facciamo»

Il grido d'allarme del sindaco

Caro energia, a Torino trasporto pubblico a rischio. Il sindaco Lo Russo: «Da soli non ce la facciamo»

«Con il caro energia e la crisi, anche il trasporto pubblico a rischio. Serve una forte coesione territoriale ma soprattutto un rapporto costruttivo con il Governo. Difficilmente potremo far fronte da soli». Questo il grido d'allarme di Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, che in Sala Rossa ha fatto il punto sul caro bollette e sulla crisi energetica.

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L'allarme di Lo Russo

«L'intensità di questa tempesta è tale per cui noi possiamo adottare tutte le misure compatibili con la vita di una città ma l'ammontare di quello che sta per arrivare a Torino è troppo elevato e noi non siamo nelle condizioni da soli di fronteggiarlo», ha aggiunto precisando che il problema non riguarda solo il Comune di Torino ma tutte le amministrazioni locali. 

Trasporto pubblico a rischio

In particolare, il sindaco ha ricordato nel 2021 l'ammontare complessivo di spesa per le bollette energetiche della Città è stato di 44,3 mln mentre al 31 luglio di quest'anno si è registrata già una spesa di 41,6 mln.

A preoccupare, il primo cittadino è, però, soprattutto, la spesa per il trasporto pubblico. «L'incremento dei costi di carburante ed energia per far girare il parco mezzi circolante di Gtt (Gruppo torinese trasporti, ndr) tra il 2021 e il 2023 è stimato al 134% - ha spiegato Lo Russo - basti pensare che la bolletta energetica di Gtt per far funzionare tram e metro nel 2021 era di 8,6 mentre per il 2023 è stimata in 29 mln. A questo va sommato il fatto che possiamo acquistare solo mezzi a metano o elettrici. In assenza, dunque, di interventi nazionali o regionali difficilmente saremo in condizione di garantire il servizio pubblico di trasporti con questo incremento tariffario». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Ottobre 2022, 21:37
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