Terremoto al Mugello, treni alta velocità: riapre il tratto fra Firenze e Bologna, forti ritardi, ancora fermi i Regionali, le cancellazioni e i rimborsi

«Non ci sono ancora elementi certi - ha osservato Stramondo - per stabilire che si tratti della stessa faglia che si è attivata nel 1542 causando un terremoto di magnitudo stimata intorno a 6,0. Quello che al momento notiamo è che i terremoti in corso avvengono a ridosso dell'area colpita nel 1542, a soli 8-10 chilometri a Nord-Ovest». Si trova invece a 15-20 chilometri a Est l'area nella quale un secolo fa è avvenuto il terremoto di magnitudo 6,4, uno dei più importanti della regione, con oltre 100 morti.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.3 ore 10:17 IT del 09-12-2019 a 5 km N Scarperia e San Piero (FI) Prof=7Km #INGV_23563681 https://t.co/6cLUeu4gKy
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 9 dicembre 2019
«Sappiamo che l'area del Mugello è fortemente sismica, ma non possiamo fare previsioni sull'evoluzione futura», ha detto ancora Stramondo. «In quell'area negli ultimi 10-12 anni sono avvenute almeno tre sequenze sismiche con terremoti di magnitudo superiore a 4,0». È accaduto nel 2008 con due scosse di magnitudo superiore a 4,0 e una sequenza prolungata nel tempo, con circa 180 eventi.
Nel settembre 2009 un terremoto di magnitudo 4,2 è stato accompagnato da 70 repliche e nel 2015 un sisma di magnitudo 4,3 è avvenuto un pò più a Nord. Il meccanismo che li ha generati è quello tipico di tutti i terremoti che avvengono negli Appennini, ossia di tipo estensionale, nel quale la crosta terrestre si distende nell'area compresa tra la costa tirrenica e quella adriatica.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2019, 11:04
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