Terni, Tashi e Yeshi, i tibetani che hanno scelto la Valnerina: «Ci sposiamo a Ferentillo»

Dal Tibet all'Umbria, la favola d'amore di Tashi e Yeshi: «Ci sposiamo a Ferentillo»

di Aurora Provantini

«Abbiamo trovato la felicità in Valnerina». Tashi, classe 1992, e Yeshi, quattro anni più giovane, hanno deciso di dirsi sì con rito civile a Ferentillo il 2 aprile 2021. Si tratta del primo matrimonio per Elisabetta Cascelli, eletta sindaco a settembre 2020, ed il primo per la comunità ferentillese che vede l’unione di due giovani tibetani con i costumi e le musiche del loro Paese. 
Una di quelle storie a lieto fine che neanche l’inchiostro di Jane Austen avrebbe potuto tracciare. I genitori naturali di Tashi e Yeshi avevano attraversato l’Himalaya a piedi, impiegando due lunghissimi mesi, per sfuggire alle persecuzioni religiose e consentire ai propri figli di praticare la cultura tibetana. I due bambini finiscono in istituti diversi e tanto distanti tra loro. Non si sarebbero mai potuti incontrare se non fossero arrivati in Italia. La fortuna, infatti, ha voluto che Franco Cascianelli, di Ferentillo, facesse un viaggio come turista in India nel 2003. Poi un secondo nel 2004 che lo spinge a fare quell’adozione a distanza che cambia la vita a lui, a Tashi e alla comunità di Ferentillo. Non si limita ad inviare denaro al ragazzo di otto anni per farlo studiare: lo vuole conoscere. Scatta qualcosa. Torna a trovarlo per ben 35 volte in 10 anni, fino a quando non riesce a portarlo in Italia come suo figlio e fargli proseguire gli studi. 

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«Sono arrivato a Ferentillo con papà Franco nel 2011 - racconta oggi Tashi - quando avevo appena compiuto 18 anni. Mi sembrava di essere tornato in Tibet perché le montagne che mi circondavano erano maestose e non mi aspettavo tanto verde». Parla perfettamente l’italiano, Tashi. Ha studiato prima al liceo linguistico e poi all’ Istituto Tecnico Tecnologico Allievi-Sangallo. Per due anni frequenta un corso di specializzazione a Perugia e poi viene assunto in un’azienda del territorio. 


Poco più di un anno fa (nel 2019) va a fare visita a Rita e Paolo Cantoni, una coppia di amici del padre che hanno speso la loro vita a sostenere i bambini tibetani. «Ospitavano ragazzi come me - spiega- che venivano a studiare la lingua e la cultura italiana.

Tra di loro c’era Yeshi, che era stata adottata a distanza da Patrizia Biondi, la sua mamma di Ravenna, come dice lei. Sono rimasto incantato dalla sua dolcezza, dai suoi modi, dalla sua bellezza. Ma non ho detto niente».

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Solo quando, pochi mesi più tardi, quel gruppo di amici tibetani arrivano a Ferentillo, ospiti di Franco, Tashi si dichiara. «Era la notte di San Lorenzo - ricorda - quella in cui si va tutti insieme a vedere le stelle cadenti. La stella più grande però stava accanto a me ed il mio solo desiderio era poterla sposare» - rivela Tashi. E’ nella notte di San Lorenzo dell’anno sciagurato della pandemia (2020), che tutto ha inizio. Per fissare la data delle nozze hanno dovuto attendere i nulla osta ed altri documenti dall’India. Il rito, in costumi tibetani, vedrà la partecipazione di papà Franco, dei testimoni di nozze e della sindaca, perché le restrizioni imposte dalle misure anti contagio non consentono a Rita e Paolo di potersi spostare da Siena ed a mamma Patrizia di arrivare da Ravenna. «Saranno comunque nei nostri cuori» – dicono i giovani sposi. Con ogni probabilità resteranno a vivere a Ferentillo: «Qui ci sentiamo a casa nostra».

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Marzo 2021, 22:01
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