Silvia Romano, cocci di vetro contro le sue finestre: blitz Scientifica nella casa di Milano

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Bottiglie di vetro contro le finestre di casa di Silvia Romano, a Milano. Non bastavano gli insulti e le minacce, con la chiusura del profilo Facebook della cooperante milanese tornata lunedì a casa dopo essere stata sequestrata per un anno e mezzo fra Kenya e Somalia. Adesso, dopo la denuncia dei vicini di casa della ragazza, in via Casoretto, la polizia scientifica si è recata nell'abitazione al piano di sotto per un sopralluogo. Si cercano testimoni, resta la gravità del fatto. Perché le bottiglie avrebbero colpito la finestra di sotto, ma sarebbe state chiaramente indirizzate a quella della Romano. Secondo quanto filtra, la famiglia avrebbe trovato dei cocci di vetro sospetti vicino a una finestra. Ieri sera c'è stato un tentativo di intrufolarsi nel palazzo da parte di un egiziano, che voleva però dimostrare la propria solidarietà a Silvia Romano.

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Intanto, hanno cominciato oggi ad analizzare tutte le decine e decine di messaggi d'odio, e in particolare quelli con minacce di morte, gli investigatori del Ros dei carabinieri di Milano, guidati da Andrea Leo, che conducono l'inchiesta per minacce aggravate nei confronti di Silvia Romano, coordinata dal capo del pool dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili. Gli investigatori in queste ore stanno passando al setaccio tutti i messaggi della campagna d'odio online che si è scatenata contro la cooperante milanese.

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Post e altri scritti sul web con attacchi durissimi e anche minacce di morte, dopo che si è saputo che la 24enne si era convertita all'Islam, una scelta che lei stessa ha definito libera e consapevole.
La ragazza e la madre sono state sentite ieri da investigatori e inquirenti milanesi. E ora le indagini puntano ad individuare con precisione gli autori delle intimidazioni online e delle minacce. Gli inquirenti stanno anche verificando eventuali collegamenti tra autori di messaggi e gruppi dell'estrema destra.

«Non ho sentito e non mi interessa. Guardi, non amo la politica, non la seguo», ha detto Francesca Fumagalli, la mamma di Silvia, rispondendo a chi le ha domandato se querelerà il deputato della Lega, Alessandro Pagano, che ha definito una «neo-terrorista» la figlia.


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Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Febbraio 2023, 19:37
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