Forme di previdenza complementare e interventi legislativi ulteriori, altrimenti quanto approvato nella legge di bilancio per le forze di polizia, le forze armate e i vigili del fuoco, rischia di rimanere inattuato. A chiedere una integrazione “normativa” sono i segretari di Silp Cgil e Uil Polizia, Daniele Tissone, e Fp Cgil, Florindo Oliverio, che hanno inviato una lettera al governo.
«Con l'ultima legge di bilancio - scrivono i sindacati - è stata approvata un'importante misura di previdenza dedicata per le lavoratrici e i lavoratori in divisa, ma senza ulteriori provvedimenti normativi tutto rischia di restare solo sulla carta. Non ce lo possiamo permettere e non possono permetterselo soprattutto i più giovani, che rischiano di essere i poveri di domani, stante l'attuale sistema pensionistico». Tissone e Oliverio hanno inviato una lettera ai ministri Brunetta, Franco, Lamorgese, Cartabia e Guerini. «L'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio 234 del 30 dicembre 2021 - spiegano ancora i segretari di Silp Cgil Uil Polizia e Fp Cgil - prevede l'istituzione di un fondo per attuare misure compensative relative alla liquidazione dei trattamenti pensionistici e misure integrative delle forme pensionistiche complementari. Per noi questo è un importante passo verso il riconoscimento, anche al personale delle forze di polizia, delle forze armate e dei vigili del fuoco, di un trattamento previdenziale più adeguato».
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Gennaio 2022, 16:47
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