Lia Thomas e le altre. Donne trans, nuoto e gare d’élite

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di Barbara Gubellini

Qualche mese fa, anche Leggo parlava di Lia Thomas, la nuotatrice trans che divide gli Stati Uniti, perché, oltreoceano, c’è chi non trova affatto giusto che chi nuota con un corpo maschile gareggi contro le donne.Ora, anche l’Italia si è espressa sull’argomento. La Fina - Federazione Italiana Nuoto - ha infatti detto no: le nuotatrici transgender non potranno gareggiare nelle gare d’élite femminili.La decisione è stata presa al congresso generale straordinario che si è svolto ai Mondiali di nuoto, a Budapest.

Secondo le nuove direttive, per accedere alle gare con le donne, le nuotatrici trans dovranno avere completato la cosiddetta “transizione di genere” entro i 12 anni di età, un’eventualità molto remota dati i tempi tecnici e psicologici necessari un percorso di questo tipo. Come dire no senza dirlo, insomma, tanto che, a me, ha fatto pensare alla matrigna di Cenerentola che le diceva “ma certo che potrai andare al ballo questa sera, basta che prima tu finisca di pulire da cima a fondo il nostro palazzo di mille metri quadrati”.Alcuni siti e blog che si occupano di tematiche di genere hanno mostrato il loro disappunto, in questi giorni, per la decisione del congresso.

Io, invece, dico che c’è un limite a tutto: qui si parla di sport, ragazzi e, in questo caso, i discorsi sull’inclusione lasciano il tempo che trovano.

Un conto, infatti, è battersi per la parità di genere e l’inclusione dei non binari nella società, un altro è far gareggiare una trans –che comunque nasce con i muscoli e la forza di un uomo- con una donna. Non sarebbe giusto. E su questo non ho alcun dubbio.

Ai trans saranno quindi precluse le gare di nuoto? Per fortuna così non sarà, in futuro, perché la federazione sta pensando di creare una categoria ad hoc, aperta per i nuotatori e le nuotatrici la cui identità di genere non coincida con il sesso biologico. 

Gli spogliatoi non abbiamo problemi a condividerli, anche con i corpi che non corrispondono all’identità di chi ci abita. Ma le gare no: a ognuno il suo genere!

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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Giugno 2022, 21:23
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