LGBTQIA, l'acronimo di cui non tutti conoscono bene il significato VIDEO

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di Barbara Gubellini

Si parla molto della Legge Zan ma c’è un acronimo, legato a questa legge, di cui non tutti conoscono bene il significato: LGBTQIA.

L= Lesbiche: donne sessualmente attratte da donne.

G= Gay: uomini sessualmente attratti da uomini.

B= Bisessuali: attratti da entrambi i sessi.

T= Transgender, cioè chi nasce con un sesso ma si sente del sesso opposto, perché rifiuta l’identità del genere al quale biologicamente appartiene.

Q ha due significati: Queer e Questioning (domandarsi).

Se le donne che si sentono donne e gli uomini che si sentono uomini sono chiamati Cisgender, i Queer sono tutti coloro che non si sentono cisgender. Ma la Q sta anche per Questioning perché queste persone, i Queer, ancora si stanno domandando se si sentono uomini o donne.

I= Intersessuali: nascono con caratteristiche sessuali sia maschili che femminili e può essere un problema oppure no, perché un intersessuale può sentirsi totalmente uomo o totalmente donna o non sentirsi certo della propria identità.

L’ultima, la A= Asessuali: coloro che non provano pulsioni sessuali, non sono interessati al sesso.

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Inviata, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, cibo sostenibile e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità  di genere. E' mamma di due bambini.
 

Ma A sta anche per Allies: la mia parola preferita.

Gli alleati sono gli eterosessuali cisgender -persone che fanno parte della “normalità” in senso statistico: donne che si sentono donne e sono attratte da uomini e uomini che si sentono uomini e sono attratti da donne- ma che si battono per i diritti della comunità LGBT, perché la parità non è solo tra uomini e donne ma tra le persone. Eccomi.


Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Giugno 2021, 10:48
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