Abbiamo giù parlato, in questa rubrica, degli uomini che non dovrebbero limitarsi ad “aiutare” in casa, ma che dovrebbero “condividere” la gestione. E tante donne mi hanno detto "finalmente qualcuno che lo scrive!” Oggi, invece, vorrei provare a capovolgere la questione. Perché, diciamo la verità, spesso la colpa del fatto che siamo sole a fare tutto è anche nostra.
Sto parlando del GATEKEEPING che letteralmente significa la “custodia del cancello”: un cancello dentro il quale siamo noi che a volte non facciamo entrare gli uomini. E’ vero o no? Che siamo spesso noi che decidiamo di occuparci di tutte le attività che riguardano un figlio - cosa mangia, come si veste, chi lo porta a scuola -? Che siamo sempre noi che, tante volte, escludiamo i padri dalla pianificazione e li releghiamo al ruolo di aiutanti? E guai se poi non rispettano gli standard di cura che abbiamo fissato!
Il gatekeeping ha a che fare con il non fare entrare qualcosa dentro al cancello, “filtrando” le informazioni con una serie di credenze. Per il gatekeeping delle madri, i “filtri” sono di tre tipi:
Le NORME: noi madri dettiamo le regole e gestiamo la partecipazione dei padri.
La CONFERMA DELL’IDENTITA’ MATERNA: agendo in questo modo noi la cerchiamo dall’esterno.
Le IDEOLOGIE SESSISTE: spesso pensiamo che gli uomini siano incompetenti in certe cose, come la gestione dei figli e della casa.
Beh, donne, lo vogliamo provare ad aprire questo cancello? O almeno lasciarlo accostato?
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Inviata, autrice e conduttrice tv.
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Ottobre 2021, 20:35
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