“Gira la colpa”, la parità di genere sotto l'albero

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di Barbara Gubellini

Quando ero bambina i miei erano contrari a comprarci i Cicciobello che facevano la pipì, culle e Barbie varie. Per fortuna c’era mia nonna: lei, sì, poteva regalarci tutte quelle cose e in casa chiudevano un occhio. Ma da mamma e papà, per me e mia sorella, sotto l’albero c’era il Meccano. Ora si può fare di più che evitarli gli stereotipi perché con il regalo di Natale si possono addirittura combattere.

In commercio c’è infatti “Gira la colpa”, un nuovo gioco di società pensato per le bambine.

“Aveva la gonna troppo corta”, “era per strada da sola”: giocando a Gira la colpa, le piccole giocatrici impareranno tutti questi modi per colpevolizzarsi.

E’ una provocazione, ovviamente, nata da un team di donne della pubblicità, marketing e giornalismo che hanno deciso di dare così il proprio contributo al raggiungimento della parità di genere.

Lo scopo è far capire alle donne di domani i luoghi comuni che portano alla cosiddetta “vittimizzazione secondaria”, prassi molto diffusa, nella società e nei media, e che consiste nel giustificare chi fa violenza a una donna finendo per “rivittimizzare” quest’ultima, rendendola cioè vittima per la seconda volta.

La vittimizzazione secondaria si verifica tutte quelle volte in cui una donna colpevolizza se stessa per una violenza che ha subito.

O quando sono gli altri che la colpevolizzano ritenendola, anche solo in parte, responsabile del torto che ha subito.

Buon Natale a tutti!

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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Dicembre 2021, 18:15
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