Circoli chiusi. Lo storico voto al Canottieri Aniene

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di Barbara Gubellini

Si lo so che c’è una guerra in corso, che è in crisi l’assetto europeo, che il mondo intero sta cambiando e che parlare di un circolo sportivo romano può sembrare superfluo. Ma ieri è stata una giornata epocale, io credo,  per il percorso verso la parità di genere in Italia.

Lo storico Circolo Canottieri Aniene, club sportivo della capitale e centro di potere perché raduna i professionisti più in vista, dove c’è ancora chi è disposto a versare 30 mila Euro a fondo perduto per diventare socio, ha cambiato faccia.

Da 130 anni, infatti, all’Aniene erano ammessi solo gli uomini. Lo stabiliva l’articolo 4 dello statuto del Circolo. Da oggi invece, potranno essere socie anche le donne e non solo per meriti sportivi come era finora.

Nelle scorse settimane c’è stato un gran parlare di questa sofferta decisione, perché molti membri del circolo non erano assolutamente d’accordo con il cambiamento. Ma ieri sera, alle 20, quando si è chiesto di alzare la mano per esprimere il proprio consenso – il voto infatti è stato palese e chi era a favore o meno del cambiamento ci ha dovuto mettere la faccia -  il 60% ha votato sì.

Provo una certa tenerezza a pensare a quei 40% contrari, affranti sui divani Chester del circolo, a rimpiangere il passato, quando si poteva stare sbragati a giocare a carte nelle salette senza essere visti dal gentil sesso.

A fare cosa, poi? Dire parolacce? Ruttare? Quale sarà il motivo per cui questi maschi ci tenevano così tanto a starsene da soli? “Io le donne le adoro, per carità” mi ha detto un socio cinquantenne “ma non le vogliamo sempre tra le scatole”.

Sembra che nei giorni scorsi abbiano creato addirittura uno “sportello di ascolto”, nei locali dell’Aniene, per i soci avviliti dal cambiamento che si preannunciava. Un po’ come lo sportello che nelle scuole accoglie i ragazzi bullizzati.

I più realisti lo sanno bene che i tempi sono cambiati e che recentemente il circolo ha addirittura perso uno sponsor – un famoso marchio sportivo – che non si riconosceva in questa chiusura alla modernità. Eppure non è finita qui e, forse, si andrà in tribunale. Per quel che mi riguarda, io continuerò a tenerli d’occhio quei divani Chester.

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Giornalista, autrice e conduttrice tv. Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.


Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Giugno 2022, 11:20
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